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Sicurezza prodotto

Pubblicato il REF-5 PROJECT REPORT da parte di ECHA

Proponiamo un riassunto delle principali violazioni emerse dai controlli previsti dal REACH-EN-FORCE-5

 

Il 23 novembre 2018 è stato pubblicato il rapporto di ECHA in merito agli esiti dei controlli effettuati contestualmente al Harmonised Enforcement Project REF-5 on extended safety data sheets, exposure scenarios, risk management measures and operational conditions (in seguito REF-5).

Come emerge dal titolo del progetto, il REF-5 ha avuto come oggetto di indagine la verifica della compilazione, comunicazione e implementazione delle informazioni sull’uso sicuro lungo la catena di approvvigionamento. In pratica, il REF-5 si è concentrato sulla verifica della compilazione e implementazione degli scenari espositivi, con particolare riferimento alla:

  • coerenza delle schede di dati di sicurezza estese (SDS estese) con il Chemical Safety Report (CSR);
  • disponibilità e distribuzione di SDS estese/scenari di esposizione lungo tutta la catena di approvvigionamento;
  • attuazione delle misure di gestione dei rischi e delle condizioni operative descritte negli scenari di esposizione sui luoghi di lavoro, garantendo l'uso sicuro delle sostanze. Tale verifica ha riguardato sia l’ambito sicurezza in ambiente di lavoro che l’ambito ambientale.
Aziende coinvolte

Le aziende coinvolte dai controlli appartengono alle seguenti categorie:

  • First level suppliers: registranti;
  • Suppliers: fornitori (compresi i formulatori e i distributori);
  • Users: utilizzatori.

In tutto il territorio europeo sono state coinvolte 898 aziende, così distribuite per categoria e stato di appartenenza:

Country Companies inspected Companies with "First level supplier" role Companies with "Supplier" role Companies with "User" role
AT 9 2 5 4
BE 14 0 0 14
BG 54 24 8 35
CY 9 3 9 0
CZ 20 13 5 7
DE 126 61 33 44
DK 20 0 12 8
EE 21 6 5 10
EL 14 7 6 11
ES 18 8 10 8
FI 9 3 1 8
FR 30 8 6 27
HR 8 1 4 4
HU 37 6 4 9
IE 12 6 4 9
IT 55 9 17 31
LI 3 1 2 1
LT 20 4 4 20
LU 2 0 2 2
LV 15 9 5 3
NL 24 14 1 11
NO 66 7 25 44
PL 149 45 46 99
PT 22 20 3 1
RO 30 13 7 19
SE 30 10 15 19
SK 16 2 5 9
SI 64 10 8 63
UK 1 0 1 0
Total 898 302 270 519

 

Come si può notare, con 55 aziende controllate, l’Italia compare fra gli stati più ispezionati insieme a Polonia (149), Germania (126), Norvegia (66) e Slovenia (64).

Relativamente all’attività svolta dalle aziende controllate, si riporta di seguito uno schema che riassume il numero di controlli per codice NACE:

NACE unit NACE division Sector Number of NACE divisions Number of inspector
A 10-22
(except 18)
Manufacturing of chemicals and related products 11 486
B 23-32 Manufacturing of fabricated metal, electrical and other products 10 169
C 45-47 Wholesale and retail trade 3 139
D Various Others 26 104
Total     50 898

 

Sostanze investigate

Il numero totale di sostanze ispezionate (max 5 per azienda) è stato di 1435.

Segue l’elenco delle sostanze più frequentemente controllate:

Substance No. of investigations
Sodium hydroxide 77
Ethanol 68
Sulphuric acid 62
Hydrogen chloride 49
Toluene 48
Acetone 39
Ammonia 38
Formaldehyde 38
Styrene 36
Nitric acid 32
Sodium hypochlorite 32
Xylene 30
Esito dei controlli effettuati

Sulle 898 aziende controllate, 163 (18%) hanno ricevuto almeno una non conformità per un totale di 296 infrazioni. Tali violazioni hanno interessato principalmente il primo settore di verifica, quindi i registranti. Segue uno schema delle infrazioni per settore di verifica:

1

Fra le sostanze, ecco quelle che hanno generato più frequentemente violazioni in merito ai requisiti previsti dal REACH sulla generazione e comunicazione delle informazioni sull’uso sicuro:

Substance No. of non-compliance / no. of compliance
Styrene 16/36
Ethanol 10/68
Acetone 8/39
Methanol 8/24
Xylene 7/30
Formaldehyde 7/38
Sulphuric acid 7/62
Aluminium sulphate 7/19
Hydrogen chloride 5/49
Zinc oxide 5/11
Rosin 5/9

Come si può notare, anche per sostanze molto comuni come Etanolo o Acetone, sono state rilevate numerose non conformità.

Ma quali sono le violazioni riscontrate?

Le principali violazioni riguardano:

  • scenari espositivi carenti di informazioni fondamentali come le condizioni operative e le misure di gestione del rischio;
  • mancata corrispondenza fra sezioni 7 e 8 della scheda di sicurezza con quanto riportato nello scenario espositivo;
  • scarsa comunicazione a monte della catena di approvvigionamento (rif. Art.34 REACH);
  • mancata ricezione di eSdS da parte degli utilizzatori finali;
  • scarsa presenza di documentazione che attesti l’implementazione delle condizioni operative e delle misure di gestione del rischio al ricevimento di uno scenario espositivo;
  • mancata effettuazione di CSR da parte dell’utilizzatore a valle in caso di uso non riportato fra quelli identificati nello scenario espositivo;
  • mancato inserimento di DNEL/PNEC o numeri di registrazione di sostanze all’interno di schede di sicurezza di miscele.

Dalle ispezioni è emerso anche che il 13% dei formulatori non effettua una verifica in merito alla presenza del numero di registrazione in scheda di sicurezza, mentre il 19% non verifica la necessità di ricevere uno scenario espositivo insieme alla scheda di sicurezza.

Per un approfondimento in merito alle violazioni riscontrate si rimanda alla tabella riportata al temine del presente approfondimento.

Conclusioni

Seppur con qualche difficoltà mostrata dalle violazioni riscontrate in sede di ispezione, si nota come il mondo degli scenari espositivi stia iniziando a muoversi. Al fine di proseguire in questo circolo virtuoso si consiglia di mettere in atto i seguenti passaggi:

  • verificare fra le proprie sostanze quali necessitano di uno scenario espositivo
  • comunicare con i propri fornitori al fine di verificare le motivazioni del mancato invio di uno scenario o dell’invio di uno scenario non in linea con i propri utilizzi
  • verificare che i propri usi siano coperti da quanto riportato nello scenario espositivo e documentare la verifica
  • verificare che gli usi dei propri clienti siano previsti dallo scenario espositivo delle sostanze (con particolare riferimento alla vendita al consumo)
  • valutare la necessità di predisporre un proprio CSR da Utilizzatore a Valle
  • comunicare gli scenari espositivi a valle, anche per miscele che contengono sostanze con scenario (a tal proposito si ricorda che sono a disposizione dei metodi per la realizzazione di scenari espositivi di miscele: top-down e bottom-up)

In conclusione, ci auguriamo che le raccomandazioni del forum dell’ECHA vengano ascoltate dalla Commissione Europea e si giunga alla realizzazione di un testo normativo che armonizzi la struttura e il contenuto degli scenari espositivi, così come l’All.II del REACH ha fatto per le Schede di sicurezza. Una maggior armonizzazione facilita la comprensione delle informazioni contenute degli scenari agevolando di conseguenza l’applicazione delle relative prescrizioni normative.

Approfondimento:

Segue uno schema delle principali violazioni suddivise per categoria di azienda ispezionata:

Categoria azienda Violazione Freq.
First supplier Lo ES non raccomanda OC specifiche per l'uso identificato - lavoratori 5%
Lo ES non raccomanda OC specifiche per l'uso identificato - ambiente 3%
Lo ES non raccomanda RMM specifiche per l'usoi identificato - lavoratori 8%
Lo ES non raccomanda RMM specifiche per l'usoi identificato - ambiente 5%
Discrepanza fra quanto riportato nelle sezioni 7 e 8 della scheda di sicurezza con quanto riportato nello ES - lavoratori 10%
Discrepanza fra quanto riportato nella sezione 8 della scheda di sicurezza on quanto riportato nello ES - ambiente 10%
Lo ES non raccomanda OC specifiche per l'uso identificato - consumatori 2%
Supplier Mancato utilizzo delle informaizoni ricevute con la scheda di sicurezza estesa durante la predisposizione della propria eSdS 3%
OCRMM in ES inadeguate o non necessarie 18%
Mancata comunicazione ai propri fornitori in merito ad errori o a richiesta di informaizoni sullo ES ricevuto 2%
Mancata risposta del fornitore a richieste del cliente in merito a richieste di chiarimento sugli ES ricevuti 11%
Mancato inserimento di DNEL/PNEC nella eSdS della miscela 7%
Mancato inserimento dei numeri di registrazione delle sostanze contenute in miscela nella eSdS della miscela 4%
Il 14% dei formulatori ha dichiarato di avere informazioni aggiuntive da inserire nella eSdS ma solo il 9% lo ha comunicato ai propri fornitori 9%
Users Mancato invio di uno ES da parte dei fornitori 24%
Mancata predisposizione del CSR-DU in caso di uso non riportato fra quelli identificati nello ES 3%

Legenda:

  • OC: condizioni operative
  • RMM: misure di gestione del rischio
  • ES: scenario espositivo
  • eSdS: scheda di sicurezza estesa (data di scenario espositivo)

Fonte: ECHA

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