La Swedish Chemical Agency (KEMI) trova sostanze chimiche proibite in giocattoli elettrici
Rilevata la presenza di sostanze chimiche pericolose in 11 tipi di giocattoli sulle 60 tipologie che sono state oggetto di attività ispettive.
La Swedish Chemical Agency ha rilevato la presenza di sostanze chimiche pericolose in 11 tipi di giocattoli sulle 60 tipologie che sono state oggetto di attività ispettive. Per la maggior parte si trattava di giocattoli elettrici contenenti piombo in corrispondenza dei punti di saldatura.
Karina Rumar, ispettore della KEMI, ha messo in evidenza il fatto che i prodotti trovati non conformi per la presenza di piombo pongono un rischio a lungo termine sia per la salute umana che per l’ambiente.
I prodotti ispezionati provenivano da 20 imprese diverse e l’attenzione si è focalizzata su giocattoli immessi in commercio attraverso macchinette distributrici, mediante catene di fast-food, adesivi morbidi e giocattoli elettrici.
La maggior parte dei giocattoli elettrici non era conforme alle disposizioni previste dalla normativa sulle sostanze chimiche. Infatti, 9 giocattoli su 11 contenevano piombo, sostanza pericolosa in grado di provocare danni al sistema nervoso e determinare un abbassamento dello sviluppo intellettuale e delle prestazioni. Il piombo è stato trovato nelle saldature interne al giocattolo: questo sta a significare che, anche se i bambini non entrano in contatto con esso in condizioni di normale utilizzo, esiste ugualmente un problema di sicurezza durante la fabbricazione o in fase di smaltimento del giocattolo. Inoltre, in 2 giocattoli su 11 oltre al piombo sono stati riscontrati alti livelli di cadmio.
Negli adesivi, invece, sono stati rilevati livelli proibiti di paraffine clorurate a catena corta che destano preoccupazione non solo per i rischi di natura ambientale, ma anche per il sospetto di provocare il cancro. In uno dei due adesivi è stato individuato anche lo ftalato DHEP utilizzato come gente plastificante nonostante l’Europea ne abbia bandito l’utilizzo nei giocattoli e nei prodotti per l’infanzia in concentrazioni superiori allo 0,1%.
Al termine di questa attività ispettiva, la KEMI ha segnalato alle autorità pubbliche 4 aziende di giocattoli come sospette di aver commesso reati ambientali. Tali aziende hanno immediatamente interrotto la vendita dei giocattoli trovati non conformi.
La KEMI comunque ha anche specificato che i controlli sono stati effettuati a campione e l’obiettivo era quello di individuare eventuali carenze nella qualità dei giocattoli attualmente in commercio e per questo i risultati non riflettono il contenuto di tutti i giocattoli presenti sul mercato.
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