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Ambiente

Annuncio per una nuova regolamentazione europea sull’Ecodesign Sostenibile

Sono previste nuove normative in ambito Economia Circolare e un passaporto digitale per tutti i prodotti immessi sul mercato europeo

L’Unione Europea oggi è chiamata a rispondere a differenti esigenze, generate in primo luogo dalla pandemia ma anche dall’attuale conflitto in Ucraina e, non da ultimo, dai cambiamenti climatici che continuano a manifestarsi inesorabilmente.

Si inserisce così in questo quadro la necessità di riformulare il piano economico e ridisegnare il sistema energetico europeo, risultando sempre più importante pensare a una crescita sostenibile e a un uso responsabile delle risorse in linea con l’agenda che l’Europa ha stabilito nel suo Green Deal.

Con un comunicato pubblicato il 30 marzo scorso, l’Unione Europea ha gettato le basi per rendere tale approccio quanto più vicino alla realtà. Vi è infatti la proposta di un regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (Ecodesign for Sustainable Products - ESPR).

Sarà avviata una consultazione pubblica sulle categorie di prodotti da selezionare nell'ambito del primo piano di lavoro ESPR entro la fine dell'anno. Tuttavia, una valutazione preliminare ha rilevato che i tessili, i mobili, i materassi, gli pneumatici, i detergenti, le vernici, i lubrificanti, nonché alcuni materiali metallici (ferro, acciaio e alluminio) hanno un elevato impatto ambientale e sono quindi candidati idonei.

Molti Stati Membri si stanno adoperando in modo indipendente per rendere i prodotti maggiormente sostenibili, generando così una disomogeneità dell’avanzamento del processo nell’intera UE. Dal punto di vista del legislatore europeo è quindi indispensabile attivare quanto prima un sistema di regolamentazioni armonizzate volte ad appianare tali diversità.

L’obiettivo è quello di progettare prodotti sempre più sostenibili e, a tal fine, le specifiche per la progettazione ecocompatibile comprendono:

  • durata, affidabilità, riutilizzabilità, aggiornabilità, riparabilità, facilità di manutenzione e rimessa a nuovo del prodotto;
  • restrizioni alla presenza di sostanze che inibiscono la circolarità dei prodotti e materiali;
  • uso o efficienza energetica dei prodotti;
  • l'uso delle risorse o l'efficienza dei prodotti sotto il profilo delle risorse;
  • contenuto minimo riciclato nei prodotti;
  • facilità di smontaggio, rigenerazione e riciclaggio di prodotti e materiali;
  • impatto ambientale del ciclo di vita dei prodotti, compreso il loro carbonio e impronte ambientali;
  • prevenire e ridurre i rifiuti, compresi i rifiuti di imballaggio.

Inoltre, la Commissione Europea ha annunciato una nuova strategia tessile dell'UE e un regolamento rivisto sui prodotti da costruzione, che stabilisce requisiti di sostenibilità ambientale. Entrambe le proposte sono adottate come parte del pacchetto di misure in questione.

 

Per i prodotti per cui non esiste una specifica normativa UE che stabilisce requisiti obbligatori in materia di sostenibilità ambientale, ESPR sarà il quadro giuridico in base al quale stabilire norme in tal senso.

A seguito della sua adozione ed entrata in vigore, e fatta salva la valutazione d'impatto, questa lacuna normativa sarà colmata attraverso la legislazione secondaria, che specifica le prestazioni di progettazione ecocompatibile e i requisiti di informazione, nonché la redazione di un passaporto digitale del prodotto.

Tutti i prodotti regolamentati disporranno quindi di passaporti digitali, che faciliteranno il tracciamento delle sostanze che destano preoccupazione lungo la catena di approvvigionamento e durante tutto il ciclo di vita dei materiali e dei prodotti, facendo seguito agli impegni assunti nell'ambito della strategia UE sulle sostanze chimiche.

Tale assetto regolatorio, ha affermato la Commissione, potrà determinare cambiamenti e integrazioni nella legislazione esistente in materia di sostanze chimiche, come nrel Regolamento REACH o nella Direttiva RoHS (sulla restrizione delle sostanze pericolose nelle apparecchiature elettroniche ed elettriche). Inoltre, al fine di gestire l’aggiornamento dei prodotti già presenti sul mercato, la Commissione sta inoltre adottando un nuovo piano di lavoro per la progettazione ecocompatibile e l'etichettatura energetica per il periodo 2022-2024.

Infine l'ESPR fisserà anche criteri obbligatori per gli appalti pubblici di approvvigionamento di prodotti, con l'obiettivo di far leva sul peso della spesa pubblica per aumentare la domanda di prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale.

Si profila insomma un futuro quadro regolatorio europeo complesso ed esteso, volto a perserguire la sosteniblità “a tutto tondo” dei prodotti che circolano nell’Unione Europea. Un sistema normativo che avrà grande influenza su potenzialmente tutti i settori industriali e circa il quale raccomandiamo di seguire attentamente gli sviluppi dei prossimi mesi.


Fonte: Commissione europea

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