Autorizzazione di sostanze attive biocide: il BPC ne approva ben 3 e si esprime negativamente sulla permetrina
Lo riporta il sito web di ECHA con una news di alcuni giorni fa
Sul sito web dell'Agenzia Europea della Chimica (ECHA), in data 23 giugno, è stata pubblicata la notizia dell’approvazione da parte del BPC (Biocidal Product Committee) di alcuni attivi biocidi per vari PT, tra cui:
- CO2 generata per combustione da propano, butano e loro miscele per il PT19 (Repellenti e attrattivi)
- Cloro attivo generato da elettrolisi di cloruro di sodio per i PT1, 2 (Disinfettanti e alghicidi non destinati all'applicazione diretta sull'uomo o animali), 3 (Igiene veterinaria), 4 (Settore dell'alimentazione umana e animale) e 5 (disinfettanti acqua potabile)
- Cloro attivo generato da acido ipocloroso per i PT1, 2, 3, 4 e 5
Inoltre, secondo il comitato, i biocidi a base di permetrina non dovrebbero essere autorizzati in quanto comportano un rischio inaccettabile per l'ambiente. Il BPC ha anche adottato otto pareri sulle domande di autorizzazione unionale nel 2020.
Infine, ECHA sottolinea che, nel 2020, il BPC ha adottato nove pareri sulle sostanze attive nel programma di riesame, un numero più alto rispetto al 2019. Questo mostra i risultati di sforzi congiunti da parte degli Stati membri e dell'ECHA. Tuttavia, il numero di pareri è ancora lontano dall'obiettivo annuale e dal completamento del programma di riesame previsto per la fine del 2024.
Chi è il comitato BPC?
Il BPC è il comitato che elabora i pareri dell'Agenzia relativi a vari processi normati dal regolamento sui biocidi (BPR); i suoi ruoli sono definiti dall’articolo 75 del BPR. Ogni Stato membro dell'UE ha il diritto di nominare un membro del BPC per un periodo rinnovabile di tre anni.
Nell’ambito del BPR, le società che intendono approvare un attivo devono presentare una domanda di approvazione assieme al dossier della sostanza attiva. La documentazione inviata è sottoposta a completeness check al termine del quale l’autorità competente nominata (l’autorità competente di uno degli stati membri) effettua la valutazione tecnico-scientifica, entro un anno. Il risultato della valutazione viene trasmesso al BPC, che prepara un parere entro 270 giorni. Il parere funge da base per il processo decisionale della Commissione Europea e degli Stati membri. L'approvazione di una sostanza attiva è concessa per un numero definito di anni, non superiore a 10. Si riporta di seguito lo schema riassuntivo del processo di approvazione delle sostanze, attive estratto dal sito ECHA:
Fonti:
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