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Sicurezza prodotto

Interferenti endocrini: novità sulle possibili modifiche in campo regolatorio.

Gli endocrine disruptors sono sotto la lente della comunità scientifica per tutela dei cittadini e dell'ambiente

A fronte della lettera dell’EDC-Free Europe Coalition del 4 dicembre 2019, la Commissione Europea ha affermato, tramite una nota dei Commissari per l’Ambiente, Oceani e Pesca, di essere impegnata a proteggere i cittadini e l'ambiente dall'esposizione a sostanze chimiche dannose per il sistema endocrino (Endocrine disrupting chemicals - EDCs) e ha delineato i suoi piani per il 2020 per quanto riguarda biocidi, fitosanitari, REACH, materiali a contatto con alimenti e identificazione di interferenti endocrini attraverso le normative di settore, sottolineando inoltre quanto riportato nell’ultima versione dell’European Green Deal: “per raggiungere l’obiettivo di un ambiente privo di sostanze tossiche … la struttura regolatoria dovrà rapidamente riflettere la conoscenza scientifica riguardo al rischio posto da interferenti endocrini.”

Viene indicato che il Joint Research Center (JRC) sta svolgendo un’analisi (Fitness Check) atta a valutare se la vigente legislazione UE in materia di interferenti endocrini persegue il suo obiettivo generale di proteggere la salute umana e l'ambiente, riducendo al minimo l'esposizione. I risultati di quest’analisi saranno disponibili per la fine del primo semestre 2020 e saranno discussi durante il 2° Forum annuale sugli interferenti endocrini previsto per ottobre 2020.

La Commissione, nel frattempo, sta preparando una modifica dei requisiti d’informazione per la registrazione REACH al fine di garantire che le aziende, che immettono sul mercato sostanze chimiche, possano fornire alle Autorità Competenti dati ed informazioni riguardanti la capacità delle sostanze d’interferire con il sistema endocrino.

Già durante un meeting avvenuto il 7 febbraio a Bruxelles tra le autorità competenti per REACH e CLP (CARACAL), è stata considerata e discussa la possibilità d’includere gli interferenti endocrini tra le classi di pericoloso del GHS e del Regolamento CLP. L'incontro fa seguito a una proposta della Commissione Europea del 2018 su GHS / CLP e arriva poco dopo il Fitness Check condotto dal JRC, nel quale i rappresentanti dell’industria hanno suggerito di classificare in tre categorie gli EDCs: conosciuti, sospetti o presunti.

In tema di EDCs, un portavoce del Cefic ha riportato di preferire che le sostanze chimiche vengano gestite nel contesto del regolamento REACH (piuttosto che dal Regolamento CLP), che considera avere una "struttura solida", aggiungendo inoltre che, tra i criteri per definire un interferente endocrino, si fa riferimento al meccanismo d’azione e GHS/CLP non sono stati progettati per la classificazione e regolamentazione in relazione a questo parametro. Inoltre, Cefic ritiene che modifiche del GHS al fine di introdurre gli interferenti endocrini possano richiedere anni, mentre il Regolamento REACH è meglio strutturato per accogliere tali modifiche.

In ogni caso, criteri chiari e condivisi per la valutazione delle singole sostanze per le proprietà d’interferente endocrino sono prioritari, anche a causa delle divergenze tra le Autorità Competenti dei vari Stati Membri, oggi soprattutto riscontrabili nei processi valutativi e autorizzativi di prodotti biocidi (in particolare per quanto riguarda la valutazione dei singoli coformulanti, ad oggi richiesta ma per cui manca un approccio armonizzato).

Fonti:

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