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Sicurezza prodotto

Classificazione del biossido di titanio

Le Filippine chiedono all'UE di rinviare la proposta del cambio di classificazione del biossido di titanio

Il 23 Luglio 2019 le Filippine hanno inviato una circolare alla Commissione europea in cui la invitano a rinviare la sua decisione di classificare il biossido di titanio come cancerogeno di categoria 2 ai sensi del Reg. (CE) 1272/2008 (CLP).

In una dichiarazione inviata all’Organismo mondiale del commercio (WTO), la delegazione filippina ha avvertito delle "gravi implicazioni" che avrebbe sul commercio internazionale la classificazione come Carc. 2 della sostanza, tanto da affermare che la proposta dell'UE potrebbe "creare panico, paura e paranoia tra i consumatori".

Le Filippine hanno anche dichiarato di avere quattro perplessità specifiche in merito alla proposta dell'UE:

  1. gli studi sulla tossicità dei roditori utilizzati per supportare la classificazione non presentano evidenza scientifica che il biossido di titanio dovrebbe essere considerato cancerogeno per l'uomo;
  2. la nuova classificazione è troppo eccessiva;
  3. si potrebbe adottare un meccanismo alternativo per ridurre al minimo qualsiasi rischio di esposizione alla polvere di biossido di titanio come ad esempio attraverso l'uso di un adeguato limite di esposizione professionale (OEL), il quale sarebbe in linea con una proposta promossa già dalla Germania;
  4. l'enorme impatto sociale ed economico della classificazione proposta sul commercio internazionale e all'interno dell'UE, rispetto al beneficio trascurabile (o inesistente) per la salute umana.

L'approccio delle Filippine fa seguito a quelli precedenti già adottati dagli Stati Uniti e da un gruppo di associazioni industriali europee che hanno chiesto all'UE di rinviare la proposta fino a quando non saranno disponibili nuovi e migliori dati sulla tossicità del Biossido di titanio.

Tra le associazioni europee che supportano il rinvio c’è la TDMA: Titanium Dioxide Manufacturers Association. La TDMA ha avviato una serie di test tossicologici su 10 tipi diversi di biossido di titanio, cercando di dimostrare che tali studi confutino la classificazione come Carc. 2 H351. Pertanto la TDMA richiede all’UE di non armonizzare la sostanza ufficialmente finché i dati di tali studi tossicologici non saranno disponibili.

La proposta della Commissione prevedrebbe una classificazione per le miscele in polvere contenenti biossido di titanio.

Il biossido di titanio è ampiamente utilizzato in vernici, rivestimenti, inchiostri da stampa e materie plastiche, ma anche in cosmetici, alimenti e mangimi, tessuti, gomma e prodotti farmaceutici. Di conseguenza il cambio di classificazione sarebbe sicuramente molto impattante per molti settori industriali.

Attualmente non si hanno ancora novità ufficiali della Commissione Europea in merito all’armonizzazione del biossido di titanio e del suo inserimento nell’allegato VI del Reg. (CE) 1272/2008 (CLP). Pertanto consigliamo a tutte le aziende di rimanere aggiornate sull’eventuale cambio di status normativo della sostanza.

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