Il ruolo degli scenari espositivi nella valutazione del rischio chimico
Continuiamo con il sesto capitolo della nostra rubrica dedicata al rischio chimico
Ritorna, puntuale come un orologio svizzero, la nostra linea editoriale dedicata alla valutazione del rischio chimico in azienda (che, ricordiamo, potrete trovare tutti gli articoli pubblicati sinora nella sezione Domande Frequenti del nostro sito sotto la rubrica dal titolo chimica come opportunità).
In questo questo sesto episodio andremo a spiegare come gli scenari di esposizione possono contribuire ad una migliore valutazione del rischio chimico in qualità di fonte informativa. Infatti, il Regolamento REACH prevede che chiunque voglia utilizzare una sostanza, in quanto tale o in miscela, è tenuto ad uniformarsi alle indicazioni contenute negli scenari d’esposizione comunicati dal fornitore. Tradotto: gli scenari di esposizione ci informano su una marea di dati che sono essenziali per una migliore valutazione del rischio da agenti chimici.
Dunque, i lettori che avranno intenzione di affrontare questo articolo impareranno l'importanza di analizzare con spirito critico le informazioni sulle sostanze chimiche al fine di meglio comprendere la natura delle stesse e la loro correttezza in modo da poter migliorare/affinare la propria arte nella valutazione del rischio chimico.
Ricordo ovviamente che, come potrete notare nelle varie letture dei precedenti articoli (che potrete leggere cliccando qui), tutta questa rubrica viene condotta con uno stile particolare e a tratti critico e pignolo, frutto del pensiero di un consulente esperto che ha l'obiettivo di far capire quanto sia fondamentale redigere correttamente il rischio chimico in azienda senza tralasciare nulla. Insomma, quello che noi definiamo in Normachem come "Tommaso pensiero" (che, apunto, è il nostro valutatore pignolo e critico).
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