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Proposta di integrazione di un nuovo allegato alla Convenzione di Rotterdam

L’Unione Europea chiarisce la sua posizione in merito alla proposta di nuove procedure per il monitoraggio della conformità delle Parti alla Convenzione.

La Commissione Europea ha emanato la Decisione (UE) 2019/53 del Consiglio del 20 dicembre 2018, che definisce la posizione che sarà assunta dall’Europa nel corso della prossima conferenza delle parti della Convenzione di Rotterdam, nella quale si discuterà delle procedure per accertare l’adempimento della suddetta convenzione.

Ricordiamo che la Convenzione di Rotterdam è una convenzione internazionale, ratificata dall’UE, che norma l’import/export di sostanze e miscele altamente pericolose per la salute umana e per l’ambiente. In Europa, la Convenzione di Rotterdam è stata recepita e integrata con il Regolamento (EU) n. 649/2012 (PIC). Il testo della Convenzione indica chiaramente che, il prima possibile, si sarebbero dovute sviluppare misure per individuare le non conformità, tuttavia ad oggi esse non sono ancora state definite. Risulta quindi evidente come la prossima conferenza, fissata dal 29 aprile al 10 maggio 2019, sia di grande importanza.

In merito alla definizione delle procedure di monitoraggio della conformità, un gruppo di Nazioni Firmatarie (Canada, Colombia, Costa Rica, Ghana, Giordania, Mali, Nigeria, Peru, Svizzera, Tailandia, Repubblica Unita di Tanzania e Zambia) ha proposto il testo di un nuovo allegato alla Convenzione, che diventerebbe l’Allegato VII. La posizione della Commissione Europea, appena divulgata, è quella di adottare questo allegato, che stabilisce procedure e dispositivi in materia di adempimento delle disposizioni della convenzione di Rotterdam. In particolare, tale documento istituirebbe un Comitato per l’adempimento, composto da 15 membri eletti a rotazione in rappresentanza degli Stati Membri delle Nazioni Unite. Tale Comitato avrebbe il compito principale di accertare e rispondere ai casi di inadempienza delle parti, esaminati in riunioni indette secondo necessità. L’intento è quindi quello di realizzare una responsabilità condivisa tra le Parti e supportare quelle che potrebbero incontrare difficoltà nell’applicazione delle disposizioni introdotte dalla Convenzione.

Fonte: Eur-Lex

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