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Sicurezza prodotto

Pubblicato il rapporto annuale sulla “Integrated Regulatory Strategy” di ECHA

Nuove strategie per agevolare l’identificazione di sostanze preoccupanti

Nel mese di maggio l'Agenzia Europea della Chimica (ECHA) ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla “Integrated Regulatory Strategy” (IRS), che dal 2015 ha portato al monitoraggio costante dei processi previsti dai Regolamenti REACH e CLP per fornire alle autorità di controllo sempre più strumenti utili alla identificazione delle sostanze preoccupanti.

In generale lo scopo della IRS è quello di:

  • migliorare l’efficienza di selezione delle sostanze preoccupanti generando un sufficiente numero di informazioni volte alla valutazione della loro sicurezza;
  • consentire un intervento appropriato e tempestivo da parte di tutti gli attori – industria, ECHA, Stati membri e Commissione Europea – all'interno dei diversi processi REACH e CLP, in modo che le sostanze chimiche che destano preoccupazione siano individuate e gestite correttamente il prima possibile;
  • aumentare la fiducia tra le parti interessate e il pubblico sul fatto che i dichiaranti soddisfino i requisiti di informazione previsti dal Regolamento REACH, seguiti da una migliore comunicazione sull'uso sicuro nella catena di approvvigionamento.

Le IRS hanno avuto inizio con la “SVHC roadmap to 2020” (cliccare qui per leggere la nostra news dedicata) i cui obiettivi sono ormai considerati raggiunti e procedono ora con un nuovo progetto volto al raggruppamento delle sostanze registrate in tre categorie principali:

  1. high priority for regulatory risk management”, sostanze che destano preoccupazione e che necessitano di interventi regolatori a breve termine;
  2. high priority for data generation”, sostanze che necessitano di ulteriori informazioni affinché si possa giungere ad un giudizio definitivo;
  3. currently of low priority for further regulatory action”, sostanze poco preoccupanti che non necessitano di interventi regolatori immediati.

L’obiettivo della IRS è di raggiungere entro la fine del 2020 il raggruppamento definitivo delle sostanze registrate in fasce di tonnellaggio > 100 t/anno e coprire tutte le rimanenti sostanze registrate entro il 2027.

Ovviamente il processo di raggruppamento delle sostanze registrate > 100 t/anno è già iniziato e su un totale di 4610 sostanze individuate, la situazione ad agosto 2019 era la seguente:

  • 2382 sostanze non ancora assegnate ad un gruppo;
  • 1230 sostanze assegnate al gruppo “high priority for data generation”;
  • 241 sostanze per cui sono attualmente al vaglio azioni regolatorie;
  • 757 sostanze “low priority”.

Fino alla fine dell’anno ECHA lavorerà quindi sulle 2382 sostanze non ancora assegnate, raggruppando quelle strutturalmente simili al fine di inserirle in uno dei tre gruppi precedentemente citati.

 

Impatto della nuova strategia di ECHA

Ovviamente è importante seguire l’evoluzione di questo raggruppamento, in quanto sostanze assegnate ai primi due gruppi probabilmente porteranno le aziende a dover gestire nuovi obblighi regolatori.

Nel caso di sostanze del primo gruppo “high priority for regulatory risk management” è verosimile che nel breve periodo siano intraprese delle azioni regolatorie volte alla limitazione del rischio come ad esempio l’identificazione come SVHC, l’imposizione di una restrizione, la formalizzazione di una classificazione armonizzata più pesante, eccetera. Nel caso di sostanze nel secondo gruppo “high priority for data generation”, le aziende che hanno registrato tali sostanze saranno probabilmente chiamate ad integrare i propri dossier con le ulteriori informazioni richieste da ECHA. Solo le sostanze nel terzo gruppo avranno risposte regolatorie più lunghe (se valutate necessarie).

È quindi importante che le aziende tengano sotto controllo gli avanzamenti del raggruppamento in modo tale da essere pronte ad eventuali azioni successive. Ovviamente noi saremo pronti a informare tutti gli interessati tramite il nostro servizio di newsletter gratuito Normachem Informa (cliccare qui per effettuare l'iscrizione).

 

Fonte: ECHA

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