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Sicurezza prodotto

Sentenza della Corte di Giustizia Europea riguardante il DEHP

È stato respinto dalla Corte di Giustizia Europea il ricorso contro l’identificazione dello ftalato DEHP come interferente endocrino con effetti sull’ambiente.

L’azienda ceca Deza, a.s. nel 2014 ha presentato ricorso contro la decisione di identificare il dietil-esil ftalato - DEHP (n. CE: 204-211-0, n. CAS: 117-81-7) all’interno della Candidate List anche come interferente endocrino con effetti ambientali. Il DEHP, infatti, insieme ad altri tre ftalati (dibutilftalato -DBP, benzilbutilftalato -BBP e diisobutilftalato -DIBP) era, al momento dell’esposto, incluso all’interno della Candidate List per proprietà di interferenza endocrina sull’uomo.

L’azienda Deza, a.s., che utilizzava il DEHP nel proprio processo produttivo, ha contestato la decisione dell’ECHA sostenendo che non fosse sua facoltà la valutazione di un’ulteriore proprietà di interferenza endocrina da attribuire al DEHP; è stato inoltre messo in discussione l’iter decisionale che ha portato a inserire il DEHP in Candidate List tra cui, in particolare, gli studi a supporto.

Successivamente a quattro gradi di giudizio il contenzioso si è concluso definitivamente con il respingimento della richiesta dell’azienda ceca e la conferma della correttezza e validità dell’attribuzione delle proprietà di interferente endocrino con effetti sull’ambiente al DEHP.

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