Una rettifica alla Direttiva RoHS chiarisce l’esclusione per gli impianti fissi di grandi dimensioni
La rettifica corregge un refuso di traduzione in lingua italiana di cui la RoHS soffriva finora
È stata pubblicata la Rettifica della direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2011, sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Questa rettifica alla Direttiva RoHS II allinea finalmente la versione italiana all’inglese in merito alla voce (e) dell’articolo 2 paragrafo 4, che prevede l’inapplicabilità della direttiva stessa agli “impianti fissi di grandi dimensioni” (“large-scale fixed installations”) e non invece agli “impianti industriali fissi di grandi dimensioni”, refuso che era finora rimasto presente. Gli impianti fissi di grandi dimensioni sono definiti come una combinazione su larga scala di apparecchi di vario tipo ed eventualmente di altri dispositivi, che sono assemblati e installati da professionisti, destinati ad essere utilizzati in modo permanente in un luogo prestabilito e apposito e disinstallati da professionisti. Alcuni esempi possono essere ascensori, impianti di distribuzione elettrica, o ancora impianti fissi di riscaldamento, raffreddamento, climatizzazione o refrigerazione installati e progettatati per uso non residenziale.
Ricordiamo che è responsabilità dell’azienda interessata verificare, caso per caso, se i propri prodotti possano beneficiare delle esenzioni o delle esclusioni RoHS. L’onere della prova è infatti sempre in capo all’operatore economico. Raccomandiamo pertanto di valutare tali esenzioni ed esclusioni con grande cautela, prendendo anche in considerazione il rischio di un dual o multiple use.
Fonte: Eur-Lex
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