ANSES France propone dei nuovi limiti di esposizione sul luogo di lavoro per il biossido di titanio in nanoparticelle
Alla luce delle grandi quantità di biossido di titanio prodotto e importato annualmente in Francia, ANSES propone l’applicazione di nuovi limiti di esposizione occupazionale per rafforzare la prevenzione dei rischi per i lavoratori
Le nanoparticelle di biossido di titanio sono largamente utilizzate grazie alle loro proprietà anti-UV e fotocatalitiche per la degradazione di diversi inquinanti attraverso decomposizione chimica. In tale forma il biossido di titanio trova grande applicazione in prodotti cosmetici, nell’industria delle plastiche, in rivestimenti auto-pulenti e nell’industria delle vernici.
Le diverse proprietà chimico fisiche delle particelle possono ampiamente influenzare il grado di pericolosità e tossicità della sostanza che, in generale, a seguito di esposizione inalatoria, provoca infiammazione polmonare che può degenerare, nei casi peggiori, in cancerogenesi.
Sulla base degli studi precedentemente effettuati per determinare il toxic reference value (TRV) per la popolazione generale, ANSES raccomanda un limite di esposizione occupazionale (8h-OEL) di 0,8µ/m3 e, nonostante ad oggi non vi siano informazioni certe in relazione agli effetti acuti o dovuti ad un’esposizione a breve termine, viene raccomandato di non superare la concentrazione di 4 µ/m3 per un periodo superiore a 15 minuti.
Mentre il rispetto del primo limite dovrebbe evitare l’insorgere di infiammazioni polmonari che si manifestano sin dall’esposizione a basse concentrazioni, la conformità al limite per l’esposizione a breve termine garantirebbe la diminuzione dei picchi di esposizione nel corso della giornata lavorativa.
Fonte: ANSES
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