Valutazione del Rischio cancerogeno per i vigili del fuoco
La IARC si espone riguardo l’esposizione professionale per i vigili del fuoco
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), come parte esperta di tumori della World Health Organization (WHO), ha valutato il rischio cancerogeno al quale sono esposti i vigili del fuoco durante la loro attività lavorativa.
I vigili del fuoco, infatti, sono quotidianamente esposti ad una complessa miscela di prodotti della combustione derivante da incendi (es. idrocarburi policiclici aromatici, composti organici volatili, metalli e particolati), emissioni diesel, materiali da costruzione (es. amianto) e altri pericoli (es. stress termico, lavoro a turni e radiazioni ultraviolette). Inoltre, è aumentato nel tempo l’impiego di ritardanti di fiamma nell’industria tessile e di inquinanti organici persistenti (es. sostanze per- e polifluorurate) nelle schiume antincendio.
Nella miscellanea di agenti è facile trovare sostanze che la IARC ha identificato nel Gruppo 1 (Cancerogeno per l’uomo), Gruppo 2A (Probabilmente cancerogeno per l’uomo) e Gruppo 2B (Possibilmente cancerogeno per l’uomo), così da esporre maggiormente i vigili del fuoco allo sviluppo di mesotelioma e cancro alla vescica.
Le agenzie internazionali stanno, a tal proposito, analizzando quali raccomandazioni possano essere messe in atto per poter “difendere” la salute dei più di 15 milioni di vigili del fuoco operativi globalmente.
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