Aggiornato il Manuale ISPRA, ma quali sono davvero le novità?
Anche se ci verrebbe da dire “per fortuna è arrivato questo aggiornamento”!!!
Da qualche giorno è stato pubblicato l’aggiornamento del “Manuale per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni”.
In questa notizia ci siamo soffermati in particolare a evidenziare i cambiamenti apportati nel paragrafo 9 intitolato “Valutazione del rischio da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni”.
I principali cambiamenti di questa nuova versione rispetto alla precedente sono i seguenti:
- Viene modificata la modalità con la quale valutare i singoli impieghi, facendo riferimenti alle tempistiche (date / frequenze), quantità e lavoratori interessati (in APPENDICE D);
- Al Fattore di Protezione collettiva – P, è' stata tolta la categoria di rischio "Ciclo chiuso" con valore di pericolosità pari a 1.
- Al Fattore temperatura di processo – T, sono state cambiate completamente le diciture delle categorie possibili;
- Allo Stato chimico-fisico – S, sono stati aggiunti 5 nuove categorie di rischio rispetto alla tabella nella versione precedente
- Infine è stato aggiunto un sotto paragrafo “Monitoraggi ambientali e/o biologici nell’utilizzo di agenti cancerogeni/mutageni”
- È stato aggiunto uno schema di flusso della valutazione del rischio per gli agenti cancerogeni e mutageni;
- Per quanto riguarda il sotto paragrafo 9.2.1 “La valutazione dell’efficacia delle misure di tutela da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni” è stata tolta la tabella "Livelli d'esposizione per sostanza Lcanc e per singolo lavoratore".
La novità principale e sostanziale è il completo cambio di paradigma che ha subito il modello, ossia il suo scopo (rintracciabile nelle ultime due osservazioni). Con questo cambiamento si è passati da un concetto di stima di esposizione con una conseguente qualifica dello stesso grado di esposizione (Esposto/non esposto/potenzialmente esposto) ad un concetto di adeguata efficacia delle misure di tutela, rimarcando l’obbligo imprescindibile di monitorare l’esposizione ove possibile.
Possiamo finalmente dire che questo aggiornamento comporta la fine dell’uso sconsiderato di questo modello! Infatti, ora tutti i valutatori che, non seguendo i precetti fondamentali del Capo II del D.Lgs. 81/08 e smi, approcciavano il rischio cancerogeno e mutageno tramite la mera applicazione del modello ed erano così ben visti e compiacenti ai datore di lavoro, dovranno iniziare ad addentrarsi senza scusa alcuna nel complesso (ma affascinante) mondo dell’igiene industriale. Quello vero!
Fonte: Istituto Superiore per la Protezione dell'Ambiente e la Ricerca Ambientale
http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/manuale-per-la-valutazione-del-rischio-da-esposizione-ad-agenti-chimici-pericolosi-e-ad-agenti-cancerogeni-e-mutageni
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