Formaldeide... una storia senza fine
Introduzione di un limite a lungo termine per la formaldeide da parte dell’ACGIH (2017).
Con l’aggiornamento 2017 del manuale dei valori limite di esposizione professionale (TLV) e indici di esposizione biologica (IBE), l’ACGIH ha introdotto un valore limite di esposizione a lungo termine (TLV-TWA) anche per la formaldeide. Il valore limite, pari a 0,12 mg/m3 si aggiunge al valore di breve termine già presente e pari a 0,37 mg/m3.
Il valore di 0,37 mg/m3 era stato finora utilizzato, in assenza di valori a lungo termine in letteratura, come riferimento anche per un’esposizione prolungata a formaldeide.
Recentemente sono uscite alcune linee guida sulla gestione della formaldeide, come quella della regione Lombardia (clicca qui per poter visionare le linee guida della Regione Lombardia), le quali richiamano come valore di riferimento quello proposto dallo SCOEL e pari al valore di breve termine dell’ACGIH.
Su questo valore sono state proposti dei criteri per definire l’esposizione accettabile ed anche l’indicazione o meno di implementazione del registro degli esposti.
L’introduzione di questa nuova soglia da parte dell’ACGIH rimette nuovamente le carte in gioco, in quanto tali limiti sono considerati una fonte autorevole nel panorama dell’igiene industriale, e in quanto presente come indicazione in molti contratti collettivi di lavoro.
La domanda nasce spontanea: qual è il valore delle linee guida con il subentro di questa nuova informazione? e quale sarà la corretta gestione di questa tematica?
Il valore di 0,37 mg/m3 era stato finora utilizzato, in assenza di valori a lungo termine in letteratura, come riferimento anche per un’esposizione prolungata a formaldeide.
Recentemente sono uscite alcune linee guida sulla gestione della formaldeide, come quella della regione Lombardia (clicca qui per poter visionare le linee guida della Regione Lombardia), le quali richiamano come valore di riferimento quello proposto dallo SCOEL e pari al valore di breve termine dell’ACGIH.
Su questo valore sono state proposti dei criteri per definire l’esposizione accettabile ed anche l’indicazione o meno di implementazione del registro degli esposti.
L’introduzione di questa nuova soglia da parte dell’ACGIH rimette nuovamente le carte in gioco, in quanto tali limiti sono considerati una fonte autorevole nel panorama dell’igiene industriale, e in quanto presente come indicazione in molti contratti collettivi di lavoro.
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