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Ambiente

Il Consiglio Europeo approva la Corporate Sustainability Due Diligence Directive

L’approvazione segue un periodo di difficili trattative

Nel mese di marzo il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo sulla proposta di Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D). L’approvazione segue un periodo di difficili trattative, durante le quali alcuni Stati Membri, tra cui l’Italia, si sono mossi in retromarcia guidati dalla Germania, Paese nel quale ricordiamo è da un anno in vigore una legge nazionale molto simile riguardante la due diligence sulla catena di fornitura (LkSG).

Come risultato di questo difficile negoziato, il testo della direttiva è stato depotenziato in modo significativo rispetto alla proposta iniziale, in primo luogo in relazione al campo di applicazione: da una stima di 16 mila aziende direttamente coinvolte si passa ora ad una stima di circa 5 mila (700 in Italia). Per questo motivo, la notizia dell’approvazione lascia scontenti coloro che nelle scorse settimane si sono pubblicamente mobilitati chiedendo formalmente ai propri governi di non ostacolare l’approvazione della CS3D. Tra essi, nel territorio nazionale annoveriamo non solo diverse ONG, ma anche aziende e associazioni di categoria.

L’avvento di questa direttiva rappresenta un’importante pietra miliare nell’evoluzione del modo di pensare e fare il business in Unione Europea. In sintesi, essa richiederà alle aziende di identificare, valutare e mitigare i rischi di impatto negativo (ambientale e sociale) associati alle proprie operazioni ma anche alle operazioni della propria catena del valore e di rendere conto dell’intero processo. Come aziende europee saremo quindi responsabili di quanto faremo per impedire che le nostre attività economiche e quelle della nostra catena del valore causino danni ambientali o violazioni dei diritti umani. Si tratta di un grande impegno.

La nuova direttiva si inserirà a pieno titolo nel quadro normativo europeo sulla sostenibilità, in perfetta coerenza con la Corporate Sustainability Reporting Directive e con altre leggi che prevedono obblighi verticali di dovuta diligenza (Conflict Minerals Regulation, Battery Regulation, Deforestation Regulation).

La partita non è ancora del tutto chiusa, anche se si prevede meno incerta, poiché il testo dovrà passare ora attraverso l’approvazione del Parlamento Europeo.

 

Fonte: Consiglio dell'Unione europea

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