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Convegno NORMACHEM e SELERANT 2018: ECHA risponde

Convegno NORMACHEM e SELERANT 2018: ECHA risponde

Riportiamo un'interessante approfondimento emerso durante il convegno di giovedì scorso

Durante il convegno una partecipante ha sollevato il dubbio se l’UFI (Unique Formula Identifier) possa essere apposto dopo aver già predisposto l’etichetta di pericolo di un prodotto chimico.

Tale domanda nasceva da un dubbio piuttosto lecito: per talune tipologie di aziende, la ri-etichettatura ex novo di prodotti chimici può essere un attività lunga e dispendiosa, mentre risulta essere più sostenibile ed economica la possibilità di incollare tale nuova numerazione sull'etichetta originale presente sull'imballaggio.

I relatori del convegno avevano dato parere negativo a tale soluzione, poiché secondo una loro primaria interpretazione poteva venir meno il principio stabilito dall'articolo 31 del Reg. CLP secondo cui l’etichetta debba essere sempre “saldamente apposta” e “chiaramente leggibile”.

La dott.ssa Bernasconi dell'Agenzia Europea della Chimica, stimolata dall’attualità e profondità della domanda, ci ha chiesto di informare i partecipanti dell'esistenza di un documento informativo dell’ECHA disponibile al link che trovate in calce.

Tale documento suggerisce infatti la possibilità infatti di poter incollare il codice UFI su un etichetta già esistente. In particolare:

“DOES THE UFI ALWAYS HAVE TO BE INCLUDED ON THE LABEL?  
The UFI must be printed on or affixed to the label of all your products containing hazardous mixtures.” 

Traduzione: 
L’UFI DEV’ESSERE SEMPRE PRESENTE IN ETICHETTA?
l’UFI dev’essere sempre stampato o apposto sull’etichetta di tutti i vostri prodotti contenenti miscele pericolose.

Ciò può essere fatto chiaramente a patto che l’UFI sia chiaramente leggibile come riportato:

"[…] the UFI should be positioned so that it is easy to locate (e.g. near the barcode or hazard pictograms). In essence, you must determine how the UFI must be printed or affixed in the most effective manner to assist with its communication to poison centres.“ 
Traduzione: 
"l’UFI dovrebbe essere posizionato in maniera tale da essere facilmente trovato (per es. vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo). In pratica, dovete valutare come l’UFI dev’essere stampato o apposto nella maniera più efficace al fine di svolgere la sua funzione nella consulenza con i centri antiveleno”.

A tal riguardo, l'Agenzia Chimica specifica che l'UFI deve, nonostante il metodo di apposizione, risultare obbligatoriamente nello spazio dell'etichetta.

Nel darvi questo aggiornamento tecnico (che speriamo esservi d’aiuto nell’implementazione dell’operatività dell’allegato VIII del reg. CLP), restiamo ovviamente a disposizione per discutere di eventuali dubbi e/o domande.

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