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Sicurezza prodotto

Verso una proibizione dell’export di chemicals vietati in UE?

Strategia europea sulla sostenibilità e Regolamento PIC

La strategia europea sulla sostenibilità dei processi produttivi e dei prodotti chimici colpisce ancora e questa volta si dedica all’ambito di applicazione del Regolamento (UE) 649/2012 (PIC), che legifera in materia di import ed export di sostanze.

La Commissione Europea ha infatti pubblicato una valutazione di impatto che intende regolamentare l’export verso extra-UE di sostanze e miscele già vietate in UE quali, ad esempio: chemicals ristretti ai sensi dell’Allegato XVII del Reg. REACH, sostanze soggette ad un regime di autorizzazione ai sensi dell’Allegato XIV del medesimo regolamento, sostanze ristrette a livello del Reg. (UE) 2019/1021 (POPs), sostanze attive vietate ai sensi dei Regolamenti (UE)  528/2012 (Biocidi) e (CE) 1107/2009 (Fitosanitari).

Tale misura potrebbe concretizzarsi nei seguenti scenari:

  • aumento delle informazioni richieste nelle notifiche di esportazione previste dal Reg. PIC al fine di consentire ai Paesi terzi di agire per mettere al bando tali sostanze come fatto in UE;
  • revisione degli attuali requisiti di informazione per le notifiche di esportazione PIC per offrire un livello più alto di tutela della salute umana e dell’ambiente;
  • introduzione di un divieto di fabbricazione in UE di sostanze che sono vietate o non approvate per l’uso e/o l’immissione sul mercato in UE;
  • una combinazione degli scenari precedenti.

La proposta mira non solo a rafforzare la credibilità dell’Europa a livello internazionale, ma soprattutto a tutelare i paesi terzi dagli effetti negativi sulla salute umana e sull'ambiente, che talune sostanze vietate in Europa ed esportate verso extra-UE possono arrecare.

La consultazione pubblica sulla valutazione di impatto si è chiusa il 31 luglio scorso.

Si stima che la Commissione Europea adotti la bozza di provvedimento nella prima parte del 2024.
 

Fonte: Commissione europea

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