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I due comitati ECHA (RAC e SEAC) concordano sulle proposte di restrizione riguardanti il metanolo usato nei liquidi lava-parabrezza e le sostanze D4 e D5.

RAC e SEAC approvano restrizioni su alcuni usi del metanolo

I due comitati ECHA (RAC e SEAC) concordano sulle proposte di restrizione riguardanti il metanolo usato nei liquidi lava-parabrezza e le sostanze D4 e D5.
Il Comitato per l’Analisi Socio-Economica (SEAC) si è dimostrato concorde nel supportare la proposta di restrizione della Polonia che prevede l’abbassamento della concentrazione di metanolo nei liquidi che vengono utilizzati per il lavaggio dei parabrezza.
A tal fine il SEAC ha adottato il suo parere.
Nella predisposizione del parere finale, il SEAC ha tenuto conto dei commenti ricevuti durante la fase di consultazione pubblica (dicembre 2015). Rispetto alla versione draft sono state apportate poche modifiche, ma inserite le pertinenti giustificazioni a sostegno del parere confermando quindi che questa proposta di restrizione e la misura più appropriata a livello europeo per gestire i rischi identificati, proporzionalmente ai benefici e ai costi socio-economici, a condizione che l’ambito di applicazione e le concentrazioni di tale proposta siano modificate al fine di:

- includere un limite di concentrazione di metanolo più basso
e
- escludere l’alcool denaturato da tale restrizione

Entrambi i Comitati (RAC e SEAC) si sono poi dimostrati concordi nel portare avanti la proposta inglese riguardante la restrizione dell’ottametilciclotetrasilossano (D4) e del decametilciclopentasilossano (D5).

In questo caso è opportuno ricordare che entrambe le sostanze in UE rientrano nelle fasce alte di tonnellaggio e sono direttamente utilizzate in prodotti per l’igiene personale, in cosmetici, prodotti per la pulizia in generale ed una vasta gamma di altri utilizzi.
Come concordato a livello di Comitato Stati Membri, il D4 è stato ritenuto una sostanza Persistente, Bioaccumulabile e Tossica (PBT) mentre il D5 una sostanza molto persistente e molto bioaccumulabile (vPvB). Sulla base di tali proprietà, si è convenuto che queste sostanze potenzialmente si accumulano nell’ambiente e causano effetti imprevedibili a lungo termine e difficilmente reversibili.

Entrando più nel particolare, la proposta della UK si focalizza sulla restrizione all’uso del D4 e del D5 nei prodotti per l’igiene umana che vengono utilizzati (o smaltiti) con l’ausilio di acqua (ad es. gel doccia, schiume da barba e shampoo) in quanto questi usi rappresentano la fonte maggiore di rilascio nell’ambiente di D4 e D5.

I pareri dei Comitati saranno resi disponibili a breve.

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