Il Comitato Stati Membri (CSM) di ECHA concorda sull’identificazione di 4 SVHC ed emette due pareri
Il 19 dicembre 2016 il CSM di Echa individua come SVHC quattro sostanze Bisfenolo A, PFDA, PTAP e 4-HPbl
Il CSM di ECHA ha raggiunto un accordo unanime sull’identificazione delle seguenti 4 sostanze altamente preoccupanti (SVHCs): Bisfenolo A, PFDA, PTAP e 4-HPbl. La maggioranza dei membri del CSM ha anche supportato l’identificazione di un distruttore endocrino ambientale (il PTBP) e di un sensibilizzante respiratorio (il TMA) come SVHCs.
Entrando più in dettaglio le 4 SVHCs per le quali il CSM ha raggiunto un accordo unanime sono:
- 4,4'-isopropilidendifenolo (Bisfenolo A), proposto dalla Francia per le sua proprietà di tossico per la riproduzione;
- acido nonadecafluorodecanoico (PFDA) e i suoi sali di ammonio, proposto dalla Svezia in quanto tossico per la riproduzione e sostanza persistente, bioaccumulabile e tossica (PBT)
- 4-eptilfenolo, lineare e ramificato (4-HPbl) e 4-terz-pentilfenolo (PTAP), entrambi proposti dall’Austria per le loro proprietà di distruttori endrocrini per l’ambiente.
A gennaio 2017 ’ECHA provvederà ad includere queste sostanze nella Candidate List
Per le altre due sostanze, il CSM ha riconosciuto che esiste un’evidenza scientifica per la quale il 4-terz-butilfenolo (PTBP), proposto sempre dalla Germania, è un distruttore endocrino, e l’1,2-anidride dell’acido benzen-1,2,4-tricarbossilico (anidride trimellitica, TMA), è un sensibilizzante respiratorio. Per entrambe la maggioranza dei membri ha concluso, sulla base di una valutazione complessiva di tutti gli elementi, che le informazioni fornite siano sufficienti per generare un livello di preoccupazione equivalente ad una sostanza cancerogena, mutagena, tossica per la riproduzione (CMR di categoria 1A o 1B); persistente bioaccumulabile e tossica (PBT) e molto persistente e molto bioaccumulabile (vPvB). In questa situazione solo pochi membri hanno espresso punti di vista differenti.
Sulla base del fatto che nel CSM non si è raggiunto un accordo unanime sull’identificazione come SVHCs del PTBP e della TMA, l’ECHA provvederà a trasmettere i pareri del CSM e le posizioni di minoranza relativi su queste due sostanze alla Commissione europea la quale entro tre mesi dovrà preparare una bozza di proposta sulla loro identificazione come SVHCs e prendere quindi una decisione finale.
Per ulteriori informazioni
Entrando più in dettaglio le 4 SVHCs per le quali il CSM ha raggiunto un accordo unanime sono:
- 4,4'-isopropilidendifenolo (Bisfenolo A), proposto dalla Francia per le sua proprietà di tossico per la riproduzione;
- acido nonadecafluorodecanoico (PFDA) e i suoi sali di ammonio, proposto dalla Svezia in quanto tossico per la riproduzione e sostanza persistente, bioaccumulabile e tossica (PBT)
- 4-eptilfenolo, lineare e ramificato (4-HPbl) e 4-terz-pentilfenolo (PTAP), entrambi proposti dall’Austria per le loro proprietà di distruttori endrocrini per l’ambiente.
A gennaio 2017 ’ECHA provvederà ad includere queste sostanze nella Candidate List
Per le altre due sostanze, il CSM ha riconosciuto che esiste un’evidenza scientifica per la quale il 4-terz-butilfenolo (PTBP), proposto sempre dalla Germania, è un distruttore endocrino, e l’1,2-anidride dell’acido benzen-1,2,4-tricarbossilico (anidride trimellitica, TMA), è un sensibilizzante respiratorio. Per entrambe la maggioranza dei membri ha concluso, sulla base di una valutazione complessiva di tutti gli elementi, che le informazioni fornite siano sufficienti per generare un livello di preoccupazione equivalente ad una sostanza cancerogena, mutagena, tossica per la riproduzione (CMR di categoria 1A o 1B); persistente bioaccumulabile e tossica (PBT) e molto persistente e molto bioaccumulabile (vPvB). In questa situazione solo pochi membri hanno espresso punti di vista differenti.
Sulla base del fatto che nel CSM non si è raggiunto un accordo unanime sull’identificazione come SVHCs del PTBP e della TMA, l’ECHA provvederà a trasmettere i pareri del CSM e le posizioni di minoranza relativi su queste due sostanze alla Commissione europea la quale entro tre mesi dovrà preparare una bozza di proposta sulla loro identificazione come SVHCs e prendere quindi una decisione finale.
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