In Europa, Parlamento e Consiglio trovano un accordo provvisorio sulla proposta di regolamento sul rating ESG
Parlamento Europeo e Consiglio Europeo hanno raggiunto un primo accordo sulla proposta di regolamento riguardante la trasparenza e l'integrità delle attività di rating ESG
Nelle scorse settimane, nel mese di febbraio 2024, Parlamento Europeo e Consiglio Europeo hanno raggiunto un primo accordo sulla proposta di regolamento presentata lo scorso anno dalla Commissione Europea riguardante la trasparenza e l'integrità delle attività di rating ESG.
- Che cos’è l’attività di rating ESG?
Si tratta di un sistema di valutazione sull’esposizione di un’impresa o di un soggetto generico a fattori ambientali, sociali e/o di governance (“ESG”) e sul loro impatto sulla società. Questi rating sono commercializzati nel contesto della finanza sostenibile, poiché rappresentano fonti di informazione per le strategie di investimento, ma sono anche utilizzati dalle imprese per comprendere meglio i rischi e le opportunità in materia di sostenibilità legati alle loro attività o a quelle dei loro partner.
- Quali sono le criticità da cui nasce la proposta normativa in oggetto?
Le principali problematiche, che minano la fiducia e l’affidabilità nei rating ESG, sono la mancanza di trasparenza sulle caratteristiche del rating, sulle loro metodologie e sulle loro fonti di dati e la mancanza di chiarezza sulle modalità operative.
- Qual è l’obiettivo della proposta di legge?
Attraverso questo nuovo regolamento, la Commissione vorrebbe adottare misure per migliorare l'affidabilità, la comparabilità e la trasparenza dei rating ESG, senza tuttavia armonizzare le metodologie di calcolo dei rating ESG e lasciando ai fornitori di rating ESG il pieno controllo delle metodologie che utilizzano.
- Che cosa prevederebbe il regolamento secondo l’accordo appena concluso?
L’accordo provvisorio prevederebbe l’introduzione dei seguenti obblighi, in sintesi:
- La necessità per i fornitori di rating ESG di ottenere un'autorizzazione dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), con delle agevolazioni temporanee per le imprese e i gruppi di piccole dimensioni che forniscono rating ESG;
- La necessità per i fornitori di rating ESG stabiliti al di fuori dell'UE che desiderano operare nell'UE di ottenere l'avallo dei loro rating ESG da parte di un fornitore di rating ESG autorizzato nell'UE, o di essere inclusi nel registro UE dei fornitori di rating ESG a seguito di un dialogo tra l'ESMA e l'autorità competente del paese terzo interessato;
- Misure per la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse;
- L’esplicazione della ponderazione dei fattori E, S, G nel caso in cui sia fornito un rating unico ESG;
- La pubblicazione nel sito web di informazioni sulle metodologie utilizzate in tali rating ESG da parte dei partecipanti ai mercati finanziari o dei consulenti finanziari che divulgano rating ESG nell'ambito delle loro comunicazioni di marketing.
- Quali sono i prossimi passi?
L’accordo politico provvisorio è soggetto all'approvazione del Consiglio e del Parlamento prima di passare alla procedura d'adozione formale del regolamento, che si applicherà 18 mesi dopo la data di entrata in vigore.
Fonte: Consilium
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