Il mercurio come noto, è una sostanza molto tossica che rappresenta una minaccia globale e grave per la salute umana. L’inquinamento ambientale da mercurio è persistente e genera numerosi danni alla fauna.

Il Regolamento (UE) 2017/852 a fronte dell’evidente pericolosità di questa sostanza ha stabilito quali fossero gli obblighi da rispettare in materia di utilizzo, importazione ed esportazione del mercurio, permettendone l’uso nell’amalgama dentale con graduale sostituzione di questa a favore di materiali alternativi.

In conformità a quanto richiesto dall’articolo 19 del suddetto regolamento, la Commissione ha informato il legislatore europeo di quanto segue:

• è possibile attuare una effettiva riduzione dell’utilizzo del mercurio nell’amalgama dentale entro il 2030;
• la Commissione valuterà il divieto d’immissione nel mercato e di utilizzo di prodotti con aggiunta di mercurio andando a modificare l’Allegato II del regolamento (elenco dei materiali con aggiunta di mercurio MAPs proibiti), a fronte dei nuovi studi effettuati in questi anni.

Nella Conferenza delle Parti della Convenzione Minimata svoltasi lo scorso novembre 2021 gli esperti si sono espressi favorevolmente circa la proibizione dell’uso del mercurio anche nei prodotti con aggiunta di mercurio ancora presenti in commercio. Tale parere è stato tuttavia ritenuto una misura insufficiente dall’Unione Europea.

Pertanto la Commissione Europea ha lanciato un’IIA (Inception Impact Assessment) in cui valutare:

• il progressivo phasing-out degli amalgami dentali nell’Unione Europea;
• la proibizione della fabbricazione e dell’esportazione di taluni prodotti con aggiunta di mercurio:
  • ​includendo tali prodotti nell’Allegato II del Reg. (UE) 2017/852;
    
    oppure
     
  • aderendo ad un’estensione della lista dei prodotti con aggiunta di mercurio (Allegato A della Convenzione di Minamata) e implementando poi tale lista nel Reg. (UE) 2017/852.  

In merito a queste importanti decisioni verranno avviati differenti tipi di consultazione:

• una consultazione pubblica basata su un questionario pubblicato nel portale: Commission “Have Your Say” che resterà a disposizione per un minimo di 12 settimane;
• una consultazione mirata e separata per le principali parti interessate (anche questa sotto forma di questionario);
• riunioni delle parti interessate per presentare e discutere le principali questioni e opzioni in considerazione e condividere e discutere le conclusioni della valutazione d’impatto.

Fondamentale per il mercato europeo saranno le decisioni che verranno prese alla conclusione di tali consultazioni in quanto potranno essere messi al bando numerosi articoli ancora utilizzati come ad esempio alcune lampade e strumenti di misura.

Fonte: Commissione europea