L’Agenzia per la chimica svedese (KEMI) continua a trovare sostanze chimiche proibite: il caso dei prodotti in plastica e in gomma
La KEMI ha trovato livelli proibiti di sostanze cancerogene su molti prodotti in plastica e in gomma. In particolare è stata riscontrata la presenza di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) in vari oggetti fra cui maniglie, un martello e una spazzola per cavallo. Gli IPA sono sostanze che destano elevati livelli di preoccupazione in quanto alcuni di essere possono provocare il cancro e danneggiare il genotipo.
Camilla Westlund, ispettore alla KEMI ha dichiarato che “i singoli prodotti di per sé non costituiscono alcun rischio maggiore, ma piuttosto desta preoccupazione il fatto che la presenza di queste sostanze implica problemi a lungo termine sia per la salute umana che per l’ambiente. L’esposizione orale, cutanea e in alcuni casi respiratoria agli IPA può comportare rischi per la salute”
In questo progetto di vigilanza, la KEMI ha sottoposto a controllo quegli oggetti in gomma o in plastica che possono entrare in contatto con la pelle o essere messi in bocca. Sono stati esaminati circa 58 oggetti diversi, ed in particolare sono stati esaminati oggetti come maniglie di biciclette, strumenti e attrezzatura per l’attività sportiva. Le analisi ovviamente sono state incentrate sul contenuto di IPA.
In 5 prodotti testati sono stati individuati quegli IPA già banditi a livello europeo in questa tipologia di prodotti. Tuttavia due oggetti sono stati considerati esenti da tale divieto in quanto la loro immissione in commercio ha avuto luogo prima di dicembre 2015 che è la data di entrata in vigore di tale divieto europeo.
La KEMI ha anche posto l’accento sul fatto che gli IPA non vengono aggiunti intenzionalmente, piuttosto devono essere considerati come impurezze derivanti dalle materie prime utilizzate nel processo di fabbricazione della plastica e della gomma. Ecco perché si è ipotizzato che essi possano essere presenti nei componenti in plastica o gomma di molti oggetti di consumo. Le analisi della KEMI hanno comunque mostrato che gli IPA sono presenti in tutti gli oggetti esaminati durante questo progetto ispettivo e molti di essi non sono ancora regolati dalla legislazione in materia di sostanze chimiche.
Oltre agli IPA, la KEMI ha provveduto a verificare se negli oggetti esaminati fossero presenti altre sostanze ristrette a livello europeo. In una maniglia di gomma e in un martello sono stati riscontrati alti livelli di Piombo. Negli stessi oggetti e in un materassino in gomma per yoga sono stati individuati concentrazioni superiori alla norma di paraffine clorurate a catena corta (SCCPs).
Mentre in 6 oggetti sono state trovate concentrazioni di sostanze della Candidate list superiori al limite di legge dello 0.1% per il quale scatta l’obbligo di fornire informazioni su tali sostanze agli utilizzatori professionali. Mentre tra gli ftalati, è stato trovato principalmente il DEHP.
Molte imprese responsabili della commercializzazione di tali prodotti, subito dopo aver ricevuto i risultati da parte della KEMI, hanno interrotto volontariamente la vendita. Mentre in due casi è stata la KEMI stessa a stabilire il divieto alla vendita. In totale 8 imprese sono state segnalate alle autorità pubbliche per sospetto di reato ambientale.
Come sempre la KEMI sottolinea anche che gli oggetti esaminati sono stati selezionati in maniera casuale e per questo non possono riflettere l’intero mercato dei prodotti in plastica e in gomma.
Camilla Westlund, ispettore alla KEMI ha dichiarato che “i singoli prodotti di per sé non costituiscono alcun rischio maggiore, ma piuttosto desta preoccupazione il fatto che la presenza di queste sostanze implica problemi a lungo termine sia per la salute umana che per l’ambiente. L’esposizione orale, cutanea e in alcuni casi respiratoria agli IPA può comportare rischi per la salute”
In questo progetto di vigilanza, la KEMI ha sottoposto a controllo quegli oggetti in gomma o in plastica che possono entrare in contatto con la pelle o essere messi in bocca. Sono stati esaminati circa 58 oggetti diversi, ed in particolare sono stati esaminati oggetti come maniglie di biciclette, strumenti e attrezzatura per l’attività sportiva. Le analisi ovviamente sono state incentrate sul contenuto di IPA.
In 5 prodotti testati sono stati individuati quegli IPA già banditi a livello europeo in questa tipologia di prodotti. Tuttavia due oggetti sono stati considerati esenti da tale divieto in quanto la loro immissione in commercio ha avuto luogo prima di dicembre 2015 che è la data di entrata in vigore di tale divieto europeo.
La KEMI ha anche posto l’accento sul fatto che gli IPA non vengono aggiunti intenzionalmente, piuttosto devono essere considerati come impurezze derivanti dalle materie prime utilizzate nel processo di fabbricazione della plastica e della gomma. Ecco perché si è ipotizzato che essi possano essere presenti nei componenti in plastica o gomma di molti oggetti di consumo. Le analisi della KEMI hanno comunque mostrato che gli IPA sono presenti in tutti gli oggetti esaminati durante questo progetto ispettivo e molti di essi non sono ancora regolati dalla legislazione in materia di sostanze chimiche.
Oltre agli IPA, la KEMI ha provveduto a verificare se negli oggetti esaminati fossero presenti altre sostanze ristrette a livello europeo. In una maniglia di gomma e in un martello sono stati riscontrati alti livelli di Piombo. Negli stessi oggetti e in un materassino in gomma per yoga sono stati individuati concentrazioni superiori alla norma di paraffine clorurate a catena corta (SCCPs).
Mentre in 6 oggetti sono state trovate concentrazioni di sostanze della Candidate list superiori al limite di legge dello 0.1% per il quale scatta l’obbligo di fornire informazioni su tali sostanze agli utilizzatori professionali. Mentre tra gli ftalati, è stato trovato principalmente il DEHP.
Molte imprese responsabili della commercializzazione di tali prodotti, subito dopo aver ricevuto i risultati da parte della KEMI, hanno interrotto volontariamente la vendita. Mentre in due casi è stata la KEMI stessa a stabilire il divieto alla vendita. In totale 8 imprese sono state segnalate alle autorità pubbliche per sospetto di reato ambientale.
Come sempre la KEMI sottolinea anche che gli oggetti esaminati sono stati selezionati in maniera casuale e per questo non possono riflettere l’intero mercato dei prodotti in plastica e in gomma.
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