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Sicurezza aziendale

Protezione dei lavoratori dall’asbesto

Risoluzione del Parlamento Europeo con raccomandazioni alla Commissione Europea per la protezione dei lavoratori dall’asbesto

L’asbesto è ufficialmente riconosciuto come agente cancerogeno di categoria 1 dallo IARC in virtù dell’insorgere di asbestosi, cancro ai polmoni e mesotelioma, nonché di tumori della laringe e dell'ovaio a seguito dell’esposizione.

Nonostante l’asbesto sia vietato nell’Unione Europea dal 2005 e vi siano state diverse azioni normative che ne regolano l’esposizione, tra cui ricordiamo la restrizione n. 6 dell’allegato XVII del Reg. REACH che vieta la fabbricazione, la vendita e l'uso di fibre di amianto e prodotti contenenti queste fibre aggiunte intenzionalmente, ancora oggi la sostanza causa tra i 30 000 e i 90 000 morti l’anno in Europa.

Molti, infatti, sono i gruppi di lavoratori a rischio di esposizione, tra cui i lavoratori del settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, dell’estrazione mineraria, della gestione dei rifiuti, i vigili del fuoco, ma anche i proprietari di case e gli affittuari.

Considerando che gli effetti peggiori sulla salute dovuti all’inalazione di fibre di asbesto e le malattie correlate possono impiegare circa 40 anni per manifestarsi, si ritiene che i casi all’interno dell’Unione potrebbero raggiungere il picco nel 2025.

Con lo scopo di assicurare un elevato livello di protezione per la salute umana, il Parlamento Europeo suggerisce una definizione ed un miglioramento delle norme e delle attività dell’Unione Europea per la gestione dell’asbesto e dell’esposizione dei lavoratori e dei cittadini europei.

In particolar modo si richiede alla Commissione di:

  • predisporre una proposta di direttiva quadro che fissi i requisiti minimi per le strategie nazionali di rimozione dell’asbesto;
  • modificare la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori dai rischi connessi all'esposizione all'asbesto sul luogo di lavoro;
  • predisporre una proposta di direttiva che stabilisca i requisiti minimi per il riconoscimento delle malattie professionali, comprese tutte le malattie legate all'asbesto e un'adeguata compensazione per le persone interessate;
  • una proposta di modifica della direttiva 2010/31/UE sul rendimento energetico di edifici al fine di imporre uno screening dell’asbesto prima di procedere alla ristrutturazione energetica degli stessi;
  • una proposta di direttiva che fissi i requisiti minimi di certificazione per l’asbesto, per edifici costruiti prima del 2005 o prima dell'anno di un equivalente divieto nazionale per l’asbesto, e che vengono venduti o affittati.

È possibile consultare il testo completo della Risoluzione al link riportato di seguito.


Fonte: Parlamento europeo

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