Pubblicate Procedure operative per la prevenzione del rischio da esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali: Cappe sterili e Lampade Germicide
Il Portale Agenti Fisici si arricchisce di un nuovo documento tecnico sulle radiazioni ottiche nel campo degli UV
È stato recentemente pubblicato sul sito web del Portale Agenti Fisici (PAF) un documento tecnico che analizza l’emissione di radiazione ultravioletta da lampade germicide e da cappe sterili da laboratorio.
Lampade di questo tipo sono generalmente caratterizzate da una emissione nel campo degli UV-C, alla lunghezza d’onda di 253nm. A tale lunghezza d’onda la radiazione è in grado di modificare il DNA/RNA dei microorganismi rendendoli incapaci di riprodursi o di essere dannosi. A tali lunghezze d’onda sono prevedibili anche effetti per l’uomo, in particolare nel campo delle lunghezze d’onda da 100 a 280nm sono possibili foto-cheratite e foto-congiuntivite a carico del sistema oculare e invecchiamento cutaneo accelerato, eritema o tumori della pelle.
La razione UV diventa ancor più pericolosa nel momento in cui ad essere esposti sono persone particolarmente sensibili, come ad esempio donne in gravidanza, albini, portatori di malattie del collagene, soggetti in trattamento cronico con farmaci fotosensibilizzanti (es. ibuprofene, furosemide, amidarone, ecc.), ecc.
Ovviamente per valutare l’entità del rischio è fondamentale considerare anche la distanza di osservazione e l’intensità di emissione della sorgente. Nel documento del PAF sono state appunto analizzate le emissioni tipiche di tali sorgenti misurate a varie distanze. I risultati mostrano come effettivamente in alcune situazioni può sussistere un rischio, quindi devono essere messe in pratica delle procedure attente di gestione dello stesso.
Il documento del PAF presenta tali procedure che consigliamo di leggere ed adottare a tutte le aziende che possiedono tali sorgenti presso le proprie aree lavorative.
E' possibile scaricare il documento cliccando qui.
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