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AEE e RAEE: le novità 2016

Approfondimento

Tra i mesi di giugno e agosto 2016 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Italiana 3 Decreti Ministeriali (D.M. 31 maggio 2016 n. 121, D.M. 10 giugno 2016 n. 140, D.M. 25 luglio 2016) di aggiornamento al Decreto Legislativo 14 marzo 2014 n.49, incentrati su varie tematiche in merito alle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) e i relativi rifiuti (RAEE). I tre decreti nascono dalla volontà di prevenire e ridurre gli impatti negativi derivanti dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dalla gestione dei rifiuti da esse costituiti, obiettivo già rincorso dal citato D.Lgs. 49/2014. L’attenzione viene quindi rivolta sia ai produttori di AEE, che ai distributori, che agli operatori che si occupano di recupero/riciclaggio/trattamento.

Ai primi è diretto il DM 10 giugno 2016 n. 140, che promuove:

- La cooperazione tra produttori e operatori degli impianti di trattamento, recupero e riciclaggio;
- La progettazione e la produzione ecocompatibili di AEE al fine di facilitare le operazioni di riutilizzo e recupero dei RAEE;
- Il sostegno del mercato dei materiali riciclati per la produzione di nuove AEE.

I produttori, in particolare, devono impegnarsi nella progettazione di prodotti sempre più ecocompatibili, aumentando la durata del prodotto, lo sviluppo tecnico e facilitandone la manutenzione e la riparazione; sono incentivati in tale processo dalla possibilità di richiedere la riduzione degli eco-contributi a fronte della dimostrazione che il costo a fine vita degli AEE viene ridotto.
Inoltre, sono chiamati a collaborare con gli operatori degli impianti di trattamento dei RAEE, fornendo supporto nella scelta e nell’applicazione dei trattamenti più adeguati. A tale scopo, le informazioni fornite dai produttori saranno raccolte in una banca dati gestita dal Centro di Coordinamento.

I Contributi economici sono anche previsti dal DM 25 luglio 2016 per l’implementazione di tecnologie che permettano il raggiungimento degli obiettivi minimi di recupero mediante lo sviluppo di nuove tecnologie per il trattamento e il riciclaggio dei RAEE.
I contributi sono rivolti a soggetti operanti nella filiera dei RAEE che facciano richiesta di accesso e si possono richiedere, ad esempio, per progetti volti a massimizzare la quantità di materia recuperabile/riciclabile, ottimizzare il consumo energetico dei processi di recupero/riciclaggio/trattamento, ridurre i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ecc. (sono escluse le attività preliminari al recupero).........

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