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Sicurezza prodotto

Pubblicato il report della Commissione Europea sull’implementazione del BPR nel periodo 2013-2019

Le conclusioni evidenziano soprattutto i ritardi sul programma di revisione e nelle procedure di autorizzazione

La Commissione Europea fa un primo bilancio dell’implementazione del Regolamento (UE) 528/2012 (BPR), entrato in vigore il 1° settembre 2013.

A norma dell’art 65 (4) del BPR, infatti, la Commissione deve redigere una relazione di sintesi sull’attuazione del regolamento, sulla base delle relazioni quinquennali redatte dai singoli Stati Membri, ai sensi dell’articolo 65 (3).

La relazione copre il periodo compreso tra l'entrata in vigore del regolamento biocidi e il 31 dicembre 2019 e si basa anche sui dati estratti dalla piattaforma R4BP3 e sulle informazioni contenute nella relazione di sintesi sulle missioni di accertamento dei fatti effettuate nel 2017 e nel 2018 dalla direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare della Commissione.

In sintesi il documento esamina diversi aspetti, tra cui:

  • approvazione sostanze attive e proroghe del programma di revisione: la Commissione sottolinea gli importanti ritardi accumulati e preannuncia un’ ormai inevitabile ulteriore proroga della fine del programma di riesame a dopo il 2024 (attuale data prevista per il completamento). Ad oggi sono state infatti valutate solo il 35% delle sostanze. Tra le principali cause del ritardo gli Stati Membri lamentano carenza di risorse, ritardi degli applicant per la submission delle informazioni aggiuntive, la complessità di talune valutazioni tecniche e l’introduzione recente di nuovi criteri scientifici per la determinazione delle proprietà di interferenza con il sistema endocrino (Regolamento delegato (UE) 2017/2100)
  • autorizzazione di prodotti: la maggior parte dei prodotti biocidi è ancora regolato da normative nazionali (in conseguenza del forte ritardo nel programma di riesame delle sostanze attive). Solo 9000 prodotti sono ad oggi autorizzati secondo le procedure del BPR.
  • deroghe: tra il 2014 e il 2019 sono state concesse 135 autorizzazioni temporanee di prodotti che si ritenevano necessari per contrastare un pericolo per la salute pubblica, la salute animale o l'ambiente. A partire dal marzo 2020 quasi tutti gli Stati membri hanno fatto ampiamente ricorso a tale disposizione per consentire che fossero messi a disposizione sul mercato altri disinfettanti necessari per controllare la diffusione della pandemia da COVID-19. Tra il marzo e il novembre 2020 la Commissione ha ricevuto quasi 600 notifiche di autorizzazioni nazionali.
  • articoli trattati: i controlli effettuati dai diversi stati membri hanno evidenziato un buon livello di conformità relativamente alle sostanze biocide usate in articoli trattati, mentre sono state rilevate diverse problematiche relative all’etichettatura (in termini di presenza, correttezza e completezza).

Solo in tre casi la Commissione è stata coinvolta per decidere se un prodotto specifico fosse un biocida o un articolo trattato.

  • controlli: Ogni Stato membro è tenuto a garantire l'esistenza di un adeguato sistema di controlli ufficiali ai fini dell'osservanza del regolamento biocidi. I controlli comprendono sia controlli proattivi (basati sul rischio) sia controlli effettuati in risposta a denunce. Forse anche in conseguenza delle ragioni più frequenti dei controlli effettuati, il tasso di conformità varia notevolmente da uno Stato all'altro.

Il report conclude auspicando un’accelerazione delle procedure, ricordando che il completamento del programma di riesame è fondamentale per il conseguimento degli obiettivi del regolamento biocidi, e invita gli Stati Membri a garantire alle Autorità Competenti risorse adeguate ad adempiere a tutti i loro obblighi ai sensi del regolamento biocidi entro i termini applicabili.

Una valutazione completa del regolamento biocidi, prevista per il 2025, analizzerà più approfonditamente l'idoneità del quadro normativo in vigore quale base su cui decidere in merito alla necessità di ulteriori azioni.


Fonte: Commissione europea

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