Fotografia attuale della valutazione del rischio chimico in azienda
Continuiamo con il quarto capitolo della nostra rubrica dedicata al rischio chimico
Dopo un paio di settimane di vacanza, riprendiamo la nostra linea editoriale dedicata alla valutazione del rischio chimico in azienda (che, ricordiamo, potrete trovare tutti gli articoli pubblicati sinora nella sezione Domande Frequenti del nostro sito sotto la rubrica dal titolo chimica come opportunità).
Dopo aver fatto una prima panoramica sul concetto di richio chimico, dopo aver spiegato quali sono i passaggi fondamentali per realizzare il rischio chimico e dopo aver discusso degli enormi impatti che i Regolamenti REACH e CLP hanno nella valutazione, in questo questo episodio racconteremo quali sono i principali errori e inadempimenti che troviamo nelle valutazioni della varie aziende.
Ricordo ovviamente che, come potrete notare nelle varie letture dei precedenti articoli (che potrete leggere cliccando qui), tutta questa rubrica viene condotta con uno stile particolare e a tratti critico e pignolo, frutto del pensiero di un consulente esperto che ha l'obiettivo di far capire quanto sia fondamentale redigere correttamente il rischio chimico in azienda senza tralasciare nulla. Insomma, quello che noi definiamo in Normachem come "Tommaso pensiero" (che, apunto, è il nostro valutatore pignolo e critico).
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