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Sicurezza prodotto

Accordo della MSC per l'identificazione come SVHC delle HFPO-DA (tra cui GenX)

ECHA identifica i prodotti chimici GenX come sostanze SVHC a causa della loro mobilità sull’ambiente e a causa della loro persistenza

Il comitato degli Stati membri di ECHA (MSC) ha accettato di identificare le sostanze chimiche correlate al GenX come sostanze estremamente problematiche (SVHC). È la prima volta che le sostanze chimiche sono state identificate come SVHC, in base alla loro mobilità e persistenza nell'ambiente.

In un approfondimento già pubblicato a fine di Gennaio da Normachem, era stato sottolineato la volontà di ECHA di bio-monitorare questa tipologia di sostanze a causa della loro estrema persistenza nell’ambiente. Sei mesi dopo l’inizio del programma di monitoraggio, ECHA si è espressa sul destino normativo della sostanza HFPO-DA definendola a titolo definitivo come SVHC.

L’MSC ha concordato all'unanimità di identificare 2,3,3,3-tetrafluoro-2-(eptafluoropropossi) acido propionico (HFPO-DA), i suoi sali e gli alogenuri acilici come SVHC a causa dei loro probabili effetti gravi sulla salute e sull’ ambiente.

Il comitato ha convenuto che le sostanze, indicate collettivamente come HFPO-DA, pongono un livello di preoccupazione equivalente (Eloc) pari alle sostanze considerate cancerogene, mutagene e reprotossiche (CMR), alle sostanze persistenti, bioaccumulative e tossiche (PBT) e anche alle sostanze molto persistenti e bioaccumulabili (vPvB).

GenX è spesso usato come sinonimo del sale di ammonio di HFPO-DA, anche se, a rigor di termini, è il nome commerciale di una tecnologia sviluppata da DuPont (ora Chemours).

Questa tipologie di sostanze (Gen-X o HFPO-DA) sono ampiamente sfruttate per produrre fluoro-polimeri, spesso per sostituire il PFOA. Infatti questa sostanze, in particolare l’HFPO-DA, sono state ritrovate in molteplici analisi di campionamento ambientale in tutta Europa. Questo perché sono altamente persistenti e molto mobili nell'ambiente acquatico, secondo quanto già riportato dal rapporto REACH da allegato XV presentato dai Paesi Bassi.

L’HFPO-DA ha una pericolosità stimata simile anche all'acido perfluorobutano solfonico (PFBS) e quindi è possibile che anche questa sostanza possa essere identificata come mobile e persistente in un prossimo futuro. Il PFBS è attualmente inserito nel registro delle intenzioni di ECHA. La Norvegia sta preparando il dossier, che l’Agenzia prevede di presentare nell’ agosto del 2019.

Vi consigliamo di monitorare la presenza di questa sostanza, in modo tale da poter gestire opportunamente i vari obblighi normativi che derivano dallo status normativo della sostanza HFPO-DA.

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