La maggior parte dei prodotti presenti nel database SCIP contiene piombo
Il 94 % degli articoli notificati al database SCIP di ECHA contiene piombo e/o suoi composti
Un’analisi della ONG CHemSec ha rilevato che il 94% dei 7.5 milioni di prodotti notificati allo SCIP database contiene piombo e suoi composti. Il piombo è, infatti, una SVHC (Substance of Very High Concern) con proprietà di tossicità per la riproduzione, ed è correntemente in valutazione da parte di ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche) per l’eventuale inclusione nella lista delle sostanze soggette ad autorizzazione (All. XIV del Regolamento REACH).
Con “piombo e suoi composti”, in particolare, si fa riferimento alle seguenti sostanze notificate in articoli:
- Piombo metallico (presente, ad esempio, nelle batterie, nei cuscinetti a sfera e in leghe metalliche);
- monossido di piombo (presente in parti di veicoli e lampade);
- titanato di piombo /triossido di piombo e titanio (presente nei forni elettrici); e
- sale di piombo dell’acido silicico (presente negli oggetti in cristallo o nei coating per veicoli).
Di fronte ad un numero così elevato di notifiche SCIP associato alle poche sostanze sopra riportate, l’organizzazione ha apertamente espresso la propria preoccupazione in merito alla frequenza con cui queste siano presenti nei prodotti commercializzati nel mercato interno all’Unione Europea, nonché al tenore con cui siano tuttora largamente utilizzati.
D’altro canto, tale numero è indice della crescente consapevolezza delle aziende della necessità di monitorare la presenza di queste sostanze nei propri prodotti, e che i rischi ad esse legati non siano realmente trascurabili. Al contempo si tratta di un segnale importante per tutti i settori industriali coinvolti nell’uso di tale sostanze: la sostituzione del piombo e dei suoi composti nelle applicazioni in cui sono così largamente usati deve essere un’opzione da prendere seriamente in considerazione, per garantire un’efficace tutela della salute umana.
Fonte: ChemSec
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