Statistiche aggiornate per il database SCIP
7 milioni di notifiche all’interno del Database SCIP
A partire dal 5 gennaio 2021, fornitori di articoli contenenti SVHC (Substances of Very High Concern) di Candidate List in concentrazione superiore allo 0.1% peso/peso hanno l’obbligo di notificare le medesime informazioni previste dall’articolo 33 del Reg. REACH anche ad ECHA tramite il Database SCIP.
Il database SCIP è accessibile a tutti e permette la consultazione libera delle informazioni relative agli articoli notificati con lo scopo di permettere a smaltitori e recuperatori di migliorare i loro processi identificando le componenti contenenti sostanze estremamente preoccupanti, sensibilizzare i consumatori e renderli consapevoli in relazione alle loro scelte d’acquisto e promuovere la progressiva esclusione delle sostanze dannose dal mercato.
Oggi, ad oltre un anno dall’introduzione dell’obbligo, il database SCIP contiene 7 milioni di voci (per un totale di oltre 15.5 milioni di notifiche cumulative) associate agli articoli notificati da più di 7000 aziende presenti sul territorio europeo. Più di 6 milioni di notifiche (circa l’85%) sono state inoltrate nei mesi di dicembre 2020 e gennaio 2021 (Figura 1).
Figura 1: Distribuzione mensile delle notifiche SCIP inoltrate. Il periodo di riferimento va dal 26/10/2020 al 28/01/2022.
Delle oltre 7000 aziende europee ad aver ottemperato all’obbligo di notifica SCIP, la maggioranza sono site in Germania (1861) e Italia (1442), seguite da Francia (499) e Paesi Bassi (410). La distribuzione dettagliata delle aziende notificanti (“legal entities”) è riportata in dettaglio nel grafico sottostante (Figura 2).
Figura 2: Distribuzione delle aziende notificanti (legal entities) per Stato Membro.
Le notifiche sono state principalmente presentate con la modalità “system-to-system” (77%), che permette alle aziende di preparare il dossier nei propri sistemi informatici e di inoltrare la notifica SCIP in maniera automatica. Il 22% dei dati è invece stato trasmesso previa creazione del dossier con IUCLID (locale) e il restante 1% attraverso IUCLID cloud server.
ECHA, inoltre, riporta che il 54% delle notifiche è stato presentato con modalità “semplificata”, mentre il 7% dei dossiers ricevuti è stato generato tramite “referencing”.
Nel corso del 2022, infine, ECHA prevede di migliorare la fruibilità del database e incrementare la stabilità del sistema, oltre a fornire più materiale di supporto agli utenti.
In considerazione dei dati riportati, è importante continuare a notificare i propri prodotti affetti dalla presenza di SVHC-CL in concentrazione superiore allo 0.1% in peso, al fine di poter garantire la conformità degli articoli commercializzati, migliorando, inoltre, la comunicazione delle informazioni lungo la catena di approvvigionamento.
Fonte: ECHA
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