Nuova norma UNI per la valutazione dell’esposizione per inalazione dei nanomateriali e dei loro aggregati e agglomerati (NOAA)
È stata pubblicata la nuova norma UNI EN 17058:2019 che fornisce le linee guida per la valutazione in termini di campionamento, strategie di misurazione e metodi per la valutazione dei dati
La nuova norma UNI EN 17058:2019 propone un approccio a tier finalizzato a valutare l’esposizione per inalazione dei lavoratori ai nanomateriali e dei loro aggregati e agglomerati (NOAA). È possibile riassumere l’approccio proposto come di seguito:
- Tier 1 – Initial assessment: raccolta documentale delle informazioni per stimare il potenziale rilascio ed emissione di NOAA. Non sono previsti monitoraggi dell’esposizione anche se è consigliabile effettuare analisi di caratterizzazione del materiale al fine verificare la presenza di nanomateriali. Le informazioni minime da tenere in considerazione sono quelle relative a:
- postazione di lavoro (es. tipo e volumi di produzione, pregresse valutazioni dell’esposizione come polveri, misure di controllo, procedure interne);
- attività lavorative (es. source domain, identificazione interferenze, presenza ventilazione)
- informazioni NOAA (es. tipologia fisica, composizione chimica, morfologia, pericoli).
- Tier 2 – Basic exposure assessment: indicazione dell’esposizione mediante metodi di screening. La valutazione viene effettuata mediante misure in campo e analisi di laboratorio e il calcolo di una probabilità di esposizione. È raccomandato l’utilizzo di una combinazione di strumenti che includano il monitoraggio in real-time della concentrazione (es. CPC, DC, OPC) e/o campionamento per analisi a posteriori. Sarà importante selezionare le tecnologie in base al parametro NOAA di riferimento (es. area superficiale, numero, massa). Sono specificati i criteri di scelta dei tempi e delle frequenze di campionamento, e le modalità di stima dei valori di backgound.
- Tier 3 – Comprehensive exposure assessment: misure presso la breathing zone per quantificare l’esposizione personale a NOAA. È raccomandato l’utilizzo di campionatori personali provvedendo a caratterizzare le particelle in termini di range dimensionale (< 10 nm - 10 µm), area superficiale, numero, massa, tempi di esposizione, analisi morfologiche e di composizione chimica elementare, risoluzione del metodo, informazioni del contesto e misure di background. Sono inoltre riportate le metodiche che è possibile utilizzare per il monitoraggio e la valutazione dei risultati.
La scelta di accettabilità della situazione espositiva o il necessario proseguimento ai tier successivi sono dettati da metodi statistici e decisionali. In conclusione, è importate specificare che nel caso in cui vengano approvati valori limite di esposizione (OEL) comunitari in relazione a NOAA, ai fini della valutazione dell’esposizione, rimarrà applicabile la norma UNI EN 698:2018.
Fonte: UNI
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