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Sicurezza prodotto

Anche le parti interessate supportano l’idea di estendere il campo di applicazione della Direttiva ELV

La piattaforma IMDS aggiorna le proprie condizioni di utilizzo e dalle consultazioni pubbliche emerge il supporto alla proposta di ampliamento del campo di applicazione della Direttiva ELV

Il 15 marzo 2021 la Commissione Europea ha pubblicato una Valutazione della Direttiva ELV (Dir. 2000/53/CE) sulla gestione dei veicoli fuori uso, mettendo in luce i risultati ottenuti grazie alla sua applicazione e i miglioramenti necessari al fine di adeguarsi al progresso tecnico scientifico e alle nuove modalità di produzione, aprendo così la strada ad una possibile revisione del testo di legge.

La maggior parte degli obbiettivi proposti dalla direttiva sono stati raggiunti; tra questi, l’eliminazione di sostanze estremamente pericolose sin dalla fase di progettazione del veicolo, l’aumento di punti di raccolta per i veicoli fuori uso e il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio.

Tuttavia, appare evidente la necessità di apportare alcune modifiche sostanziali al testo di legge al fine di estenderne e migliorarne l’applicazione. Di seguito si riportano alcuni dei principali punti messi in luce nel corso della valutazione:

  • dall’attuale campo di applicazione della Direttiva ELV sono esclusi circa 45 milioni di veicoli, tra cui moto e autocarri, che non sono soggetti ad alcuna disposizione specifica riguardo a come dovrebbero essere trattati a fine vita;
  • i veicoli sono sempre più dotati di componenti elettronici, che contengono materiali preziosi, come oro, argento, palladio, tantalio e altri materiali come le terre rare; tuttavia, le disposizioni previste dalla direttiva non sono idonee a garantire un elevato livello di recupero e riciclaggio di questi;
  • la direttiva non risulta idonea alla gestione del sempre maggiore utilizzo di materiali leggeri come materie plastiche, fibre di carbonio, materiali rinforzati con fibre (plastica) e simili;
  • negli ultimi anni è aumentata esponenzialmente la produzione di veicoli di nuova generazione (ibridi, elettrici e SUV) che richiede necessariamente degli adeguamenti a tutti i diversi operatori economici coinvolti evidenziando ancora di più l’importante ruolo della Direttiva ELV nel fornire un quadro giuridico solido in grado di adattarsi alle dinamiche legate al settore automobilistico;
  • una sfida importante per la Direttiva ELV è garantire una migliore coerenza con l’European Green Deal e il Circular Economy Action Plan, in particolare nella progettazione ecocompatibile dei veicoli per facilitare il riutilizzo, la rigenerazione e il riciclaggio dei materiali e la promozione di obiettivi più ambiziosi e specifici a tal proposito.

Dopo aver pubblicato l’esito della valutazione, la Commissione ha aperto un periodo di consultazione pubblica al fine di raccogliere le opinioni di cittadini e parti interessate in merito.

L’esito delle consultazioni ha messo in luce un chiaro supporto alle proposte dell’autorità competente in relazione all’estensione del campo di applicazione della direttiva, al basare la legislazione sul Life-Cycle-Approach (LCA), all’implementare nuovi obblighi per i produttori al fine di migliorare le caratteristiche di “circolarità” di un veicolo durante la fase di progettazione e all’uso di plastica riciclata nei processi di fabbricazione dei veicoli.

Nonostante il lavoro di revisione sia ancora nelle sue fasi preliminari, inizia a crescere l’attenzione in merito a queste tematiche, non soltanto da parte delle aziende della filiera automotive ma anche dei produttori di moto, rimorchi e semirimorchi, trattori stradali, veicoli speciali, pullman, autobus e filobus che ad oggi non rientrano nel campo di applicazione della direttiva ELV.

In linea con questa tendenza anche l’International Material Data System (IMDS) ha aggiornato le proprie condizioni di utilizzo, estendendo l’utilizzo della piattaforma a tutti i fabbricanti di veicoli stradali inclusi camion, autobus e moto.


Fonte: Commissione europea (1 e 2)

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