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UK REACH

UK REACH: proposto nuovo approccio per la definizione di sostanze SVHC

In un recente policy paper il DEFRA britannico (Department for Environment Food & Rural Affairs) ha chiarito l’approccio seguito per l’inclusione di nuove SVHC in Candidate List proprio del nuovo regime indipendente britannico

Come sappiamo, lo UK REACH rispecchia nei principi e negli obblighi generali il nostro EU REACH: ciò vale anche per le sostanze SVHC e i relativi obblighi, ma la definizione delle stesse deve avvenire mediante percorsi differenti rispetto a quelli europei, considerando che i comitati tecnici di ECHA e gli stati membri dell’Unione (attori chiave in UE) non hanno alcuna giurisdizione in terra britannica. All’entrata in vigore dello UK REACH la Candidate List europea è stata completamente trasposta nel sistema britannico, ma da allora il percorso di selezione e ufficializzazione delle nuove sostanze SVHC ha intrapreso una strada indipendente (anche se non del tutto) da quella europea.

In un recente policy paper il DEFRA britannico (Department for Environment Food & Rural Affairs) ha chiarito l’approccio seguito per l’inclusione di nuove SVHC in Candidate List proprio del nuovo regime indipendente britannico. I principi di base sono i seguenti:

  • le SVHC sono incluse in Candidate List al fine di incoraggiarne la sostituzione;
  • una sostanza non dovrebbe essere proposta per l’inclusione in Candidate List a meno che non sia una buona candidata per giungere poi in regime di autorizzazione;
  • dovrebbero essere impiegate delle RMOA (Regulatory Management Options Analysis) per valutare se l’inclusione in Candidate List sia la scelta più appropriata.

La proposta di inclusione può essere presentata dal DEFRA Secretary of State, Welsh Ministers, Scottish Ministers e HSE (Health and Safety Executive), se ritengono che la sostanza soddisfi uno o più dei criteri tecnici basati sul pericolo per essere considerata SVHC. HSE preparerà quindi un fascicolo e si procederà con una consultazione in merito. La decisione finale sull'opportunità di aggiungere una sostanza all'elenco delle sostanze candidate è presa da HSE (con la consulenza dell'Environment Agency in materia ambientale).

Il policy paper è poi stato ripreso da alcune testate giornalistiche, come il “The Guardian”, che ha aggiunto alcuni retroscena che solo il tempo dirà se saranno confermati. Il Guardian infatti dichiara che, a differenza di quanto avviene con l’EU REACH (per cui le aziende devono informare le autorità di regolamentazione e le loro catene di approvvigionamento quando trattano prodotti contenenti sostanze di Candidate List incoraggiandole a utilizzare alternative), in UK la comunicazione a valle sarà effettuata su base volontaria. Ciò viene richiamato anche da altre figure citate nel medesimo articolo, a cui si rimanda per approfondimenti (link).

Se lo UK REACH è nato pressoché come una copia dello EU REACH, nell’ultimo periodo stanno arrivando diversi segnali di una prossima modifica al testo normativo e, conseguentemente, nella gestione dei chemicals nel Regno Unito. Ovviamente vi terremo aggiornati sugli sviluppi in merito.


Fonte: GOV.UK

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