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Sicurezza prodotto

La Francia vieterà i MOSH e MOAH negli imballaggi

È stata pubblicata la bozza di legge che fornisce i limiti a cui fare riferimento

Il 10 Febbraio 2021 è stata emessa in Francia la legge per la lotta ai rifiuti e l’economia circolare: LOI n° 2020-105 du 10 février 2020 relative à la lutte contre le gaspillage et à l'économie circulaire.

Al momento della pubblicazione l’articolo 112 recitava quanto segue:

I. A partire da gennaio 2022 saranno proibiti gli oli minerali MOSH e MOAH negli imballaggi.
II. A partire da gennaio 2025 sarà proibito l’uso di oli minerali MOSH e MOAH per la stampa rivolta al pubblico. Per le lettere di prospetto pubblicitario e i cataloghi non richiesti finalizzati alla promozione commerciale, il presente divieto si applica a decorrere dal 1° gennaio 2023.
III. Le condizioni di applicazione del presente articolo sono definite con decreto.

Nel mondo degli imballaggi, in modo particolare quelli destinati a venire a contatto con gli alimenti, tale assunzione ha destato molta preoccupazione.
Da anni il tema degli olii minerali MOSH e MOHA negli FCM (Food Contact Materials) viene dibattuto; non vi sono ad oggi limiti di legge in merito alla migrazione di tali sostanze negli alimenti, esistono solo dei limiti indicati nella proposta di legge del BMEL tedesco aggiornata al 2020 per la quale:
- il limite di migrazione specifica su alimento non devono essere superiori a 0.5 mg/kg per i MOAH;
- il limite di migrazione specifica su simulante alimentare non deve essere superiore a 0.15mg/kg per i MOAH;
- per i MOSH non sono proposti limiti.

Nella proposta di Decreto, che verrà valutata dal governo francese nei prossimi mesi e la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2023 viene specificato che gli olii minerali per i quali verrà vietato l’utilizzo sono:

  • Gli idrocarburi aromatici MOAH comprendenti da 1 a 7 cicli aromatici;
  • Gli idrocarburi saturi MOSH con catena da 16 a 35 atomi di carbonio.

Tale divieto si applica:
- per gli idrocarburi aromatici di oli minerali (MOAH), quando la concentrazione in massa nell'inchiostro delle suddette sostanze è maggiore dello 0,1% e dal 1° gennaio 2025, nel limite di una parte per miliardo (ppb) per i composti da 3 a 7 anelli aromatici;
- per idrocarburi aromatici in olio minerale (MOSH), quando la concentrazione in massa nell'inchiostro delle suddette sostanze è maggiore dell'1% e dal 1° gennaio 2025, quando questa concentrazione è maggiore dello 0,1%.

Le disposizioni della presente bozza di decreto intendono definire le sostanze così interessate, sulla base del parere ANSES dell'8 marzo 2017 sulla migrazione di composti di oli minerali negli alimenti da imballaggi in plastica, carta e cartone riciclati.

Per il momento, pertanto, non vi è alcuna disposizione in merito, è tuttavia probabile che tale divieto di utilizzo diventi attuativo nel giro di un anno. Per i produttori di imballaggi sarà pertanto utile iniziare a valutare una strategia di analisi e di valutazione del contenuto di tali sostanze nei propri prodotti, anche se pare che per gli imballaggi immessi nel commercio prima del 1° gennaio 2023 sarà prevista una deroga per la loro valutazione di 12 mesi.


Fonti: Legifrance, Vie publique

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