Nello scorso dicembre, è stata conclusa la valutazione per quattro sostanze incluse nella lista del CoRAP (Community Rolling Action Plan):

• Methyl methacrylate (CAS 80-62-6; EC 201-297-1);
• Naphthalene (CAS 91-20-3; EC 202-049-5);
• N 3,3'-dimethylbiphenyl-4,4'-diyl diisocyanate (CAS 91-97-4; EC 202-112-7);
• 4,4’-methylenediphenyl diisocyanate (CAS 101-68-8; EC 202-966-0).

Ricordiamo che il CoRAP raccoglie una lista di sostanze oggetto di valutazione relativamente ai rischi per la salute umana o per l’ambiente legati al loro uso. In particolare, uno Stato Membro è designato per la valutazione di ciascuna sostanza, ed ha accesso a tutti i dossier di registrazione per decidere entro 12 mesi se i registranti dovranno fornire ulteriori informazioni. L’esito della valutazione può sfociare nella proposta di nuove misure di gestione del rischio (es. restrizioni, classificazione armonizzata), oppure può concludere che i rischi sono già sufficientemente controllati. Sintetizziamo di seguito le decisioni prese dagli Stati Membri valutatori per le quattro sostanze:

• Metil metacrilato (CAS 80-62-6; EC 201-297-1): la valutazione è stata considerata necessaria a causa dell’ampia diffusione della sostanza, che viene utilizzata anche dai consumatori, e delle sue proprietà come sospetto sensibilizzante respiratorio. Nel corso della valutazione è tuttavia emersa preoccupazione anche per le possibili proprietà mutagene della sostanza. La Francia, Stato Membro designato, ha suggerito di modificare la classificazione ed etichettatura armonizzate della sostanza, con l’introduzione della classificazione come sensibilizzante respiratorio. La proposta è stata già sottomessa ad ECHA nel settembre 2018.

• Naftalene (CAS 91-20-3; EC 202-049-5): il naftalene è stato valutato relativamente alle sue proprietà come irritante del tratto respiratorio, agente cancerogeno e promotore di anemia emolitica. La valutazione ha concluso che siano necessarie nuove misure per il controllo del rischio occupazione, con la revisione dell’OEL comunitario, dal 1991 fissato a 50 mg/m3 (8-hr TWA).

• N 3,3'-dimethylbiphenyl-4,4'-diyl diisocyanate (TODI, CAS 91-97-4; EC 202-112-7): la valutazione ha avuto come focus le proprietà di sensibilizzazione, cancerogenicità e mutagenicità e la caratterizzazione come sostanza PBT, ma ha riscontrato altre criticità (rischio ambientale). Lo Stato Membro designato ha deciso che il rischio dovrebbe essere gestito attraverso l’introduzione di una classificazione armonizzata, di una restrizione (la cui proposta è già stata presentata dalla Germania) e l’attuazione di misure di enforcement per quanto concerne l’uso della sostanza.

• 4,4’-methylenediphenyl diisocyanate (4,4'-MDI, CAS 101-68-8; EC 202-966-0): l’Estonia, Stato Membro designato, ha valutato la sostanza in relazione alle caratteristiche di sensibilizzante, potenziale agente cancerogeno, mutageno e tossico per la riproduzione, sospetto PBT. Nonostante l’esteso uso della sostanza, anche al consumo, e gli alti tonnellaggi circolanti in Europa, lo Stato Membro ha deciso che non si rendono necessarie nuove azioni normative per la gestione dei rischi associati alla sostanza.

Raccomandiamo alle aziende che utilizzano le sostanze sopra elencate di prendere visione delle decisioni degli Stati Membri e di monitorare eventuali nuovi provvedimenti che potrebbero essere introdotti a seguito di tali decisioni.

FONTI:

• ECHA (1)
• ECHA (2)
• ECHA (3)
• ECHA (4)