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Sicurezza prodotto

Possibile mancato rilascio dell’autorizzazione per il triossido di cromo

Pubblicata la richiesta del Parlamento Europeo relativa all’annullamento e successiva revisione della bozza di autorizzazione concessa per la sostanza

Il triossido di cromo è una delle 43 sostanze ad oggi elencate nell’Allegato XIV del Reg. REACH, quindi soggetto ad autorizzazione. Come avevamo anticipato in una nostra news precedente (clicca qui per leggere l'articolo di approfondimento) la Commissione Europea aveva recentemente pubblicato la bozza di regolamento con cui la sostanza sarebbe stata autorizzata per 6 differenti usi. Il periodo stimato in cui sarebbe stata rilasciata l’autorizzazione era l’inizio del mese di aprile, tuttavia ad oggi non è ancora stato pubblicato alcun documento ufficiale.

La motivazione va ricercata nel fatto che al termine del mese di marzo il Parlamento Europeo ha pubblicato una richiesta ufficiale indirizzata alla Commissione Europea tramite la quale viene chiesto di rivedere la bozza di autorizzazione predisposta prendendo in considerazione alcuni aspetti tecnici.

In breve le argomentazioni citate nel documento riguardano:

  • impossibilità di definire un livello di non effetto per la sostanza (DNEL);
  • durante la valutazione tecnica del dossier di autorizzazione il RAC ha notato una mancanza di chiara correlazione fra le condizioni operative e le misure di gestione del rischio con i valori di esposizione stimati. Questo è probabilmente dovuto ad una descrizione degli usi generalizzata e poco specifica;
  • una sostanza i cui usi non sono adeguatamente controllati può essere autorizzata solo se possono essere dimostrati i relativi vantaggi socioeconomici (art. 60, par. 4 del Reg. REACH). Nel documento viene appunto messa in dubbio la completezza dello studio effettuato sulla ricerca delle soluzioni alternative alla sostanza per gli usi in oggetto. Se fossero presenti alternative, ai sensi dell’art. 60, par. 4 del Reg. REACH non potrebbe essere rilasciata alcuna autorizzazione.

Questi sono gli aspetti principali con cui è stata argomentata da parte del Parlamento Europeo la richiesta di annullare e rivedere la bozza di autorizzazione pubblicata per la sostanza.

Rimaniamo in attesa di sviluppi in merito da parte della Commissione Europea, nel frattempo le aziende che hanno inviato a suo tempo la richiesta di autorizzazione e i loro clienti possono continuare ad utilizzare la sostanza per l’attività di cromatura fino a nuove indicazioni dalla Commissione Europea.

FONTE: Parlamento Europeo

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