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Sicurezza prodotto

Avviata la fase di consultazione pubblica per diverse proposte di restrizione

Da mercoledì 20 marzo è possibile inviare ad ECHA i propri commenti relativamente alle restrizioni proposte per formaldeide, microplastiche, D4, D5 e D6.

Proseguono a ritmo serrato le valutazioni sulle proposte di restrizione per diverse sostanze di grande interesse industriale. Le proposte di restrizione che riportiamo di seguito, già approfondite in nostre precedenti news, sono state valutate conformi ai requisiti richiesti dal Reg. REACH ed ECHA ha pertanto aperto, con le medesime tempistiche, la fase di consultazione pubblica, che vede l’ultima deadline il 20 settembre 2019:

  • Formaldeide e cessori di formaldeide:

Ricordiamo che la restrizione proposta intende vietare l’immissione sul mercato di articoli destinati al consumo che rilasciano formaldeide in concentrazioni uguali o superiori a 0,124 mg/m3 secondo la norma EN 717-1, con l’esclusione di articoli tessili già soggetti alle restrizioni per le sostanze CMR e prodotti in cui la formaldeide o i cessori di formaldeide sono utilizzati come biocidi.

  • Microplastiche intenzionalmente aggiunte:

Altro tema caldo del momento, la proposta di restrizione prevede il divieto di immissione sul mercato di polimeri come sostanza o in miscela in forma di microplastica in concentrazione uguale o superiore allo 0,01% in peso. Il testo della restrizione proposta contiene anche una chiara definizione di “microplastica”, come “materiale costituito da particelle solide contenenti polimero, a cui possono essere aggiunti additivi o altre sostanze, in cui almeno l’1% in peso delle particelle abbiano tutte le dimensioni comprese tra 1 nm e 5 mm o, nel caso di fibre, lunghezza compresa tra 3 nm e 15 mm e rapporto lunghezza su diametro maggiore di 3”.

  • Octamethylcyclotetrasiloxane (D4), Decamethylcyclopentasiloxane (D5), dodecamethylcyclohexasiloxane (D6):

Come per le prime due sopra citate anche questa restrizione, se approvata, avrà grande impatto. La proposta prevede che tali sostanze non possano più essere immesse sul mercato come sostanze tal quali o come componenti di sostanze o in miscela in concentrazione singola uguale o superiore allo 0,1% in peso, con una serie di deroghe per il mondo dei dispositivi medici e l’uso industriale.

 

Anche sulla base dei commenti ricevuti in questa fase, prima il RAC e successivamente il SEAC formuleranno e adotteranno il proprio parere circa le proposte di restrizione, con tempistiche massime complessive di circa 12 mesi. I due pareri verranno poi presi in considerazione dalla Commissione Europea, che entro i successivi tre mesi elaborerà la propria decisione e proporrà un emendamento all’Allegato XVII del regolamento REACH, che sarà poi sottoposto alla decisione finale del Parlamento Europeo e degli Stati Membri.

Invitiamo pertanto tutte le aziende potenzialmente coinvolte a prendere visione dei fascicoli pubblicati da ECHA circa le proposte di restrizione.

Fonte:

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