Il 75% dei dossier di registrazione valutati nel 2018 è risultato non conforme
ECHA diffonde i primi dati statistici sulla valutazione dei dossier effettuata nel 2018.
Terminato lo scorso 31 maggio l’ultimo periodo transitorio previsto dal regolamento REACH per le procedure di registrazione di sostanze, ECHA ha potuto avviare a pieno ritmo le attività di valutazione dei dossier di registrazione. La valutazione, suddivisa in valutazione delle sostanze e valutazione dei dossier, rappresenta uno dei quattro macro-processi che hanno dato origine all’acronimo REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) ed è forse quello meno conosciuto dalle aziende.
ECHA ha recentemente pubblicato i risultati delle valutazioni condotte sui dossier nel 2018, sia in riferimento al “compliance check” (CCH), cioè alla conformità delle informazioni sottomesse nei dossier, sia in riferimento al “testing proposal examination” (TPE), cioè alle proposte di test sui vertebrati. I dati appaiono significativi: su un totale di 286 dossier valutati, il 75% è risultato carente di informazioni e per essi ECHA ha emesso la decisione relativa ad un necessario aggiornamento. In tutto ECHA ha valutato finora 484 dossier, pubblicando 379 decisioni in bozza e adottando 272 decisioni finali. Lo stesso Direttore Esecutivo, Bjorn Hansen, ha confermato che i processi di valutazione verranno rafforzati e che agli operatori economici è richiesto ogni sforzo affinché i dossier sottomessi siano conformi ai requisiti di informazione richiesti.
Sottolineiamo quindi l’importanza di mantenere aggiornati i propri dossier di registrazione, che ECHA invita a considerare come un investimento chiave per un futuro sostenibile.
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