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Sicurezza prodotto

SVHC2020 - Roadmap completata

Il 4 febbraio 2021, ECHA ha pubblicato un report che riassume i risultati della Roadmap SVHC 2020 dopo averne ultimato il completamento

Il 4 febbraio 2021, ECHA ha pubblicato un opuscolo che riassume i risultati della Roadmap SVHC 2020 dopo averne ultimato il completamento.

L’obbiettivo della “Roadmap SVHC” era quello di identificare tutte le sostanze pertinenti ed attualmente note come “Substances of Very High Concern” e di includerle entro il 2020 all’interno della Candidate List.

La chiave per raggiungere questo obiettivo era stabilire un approccio coerente, trasparente ed efficiente per identificare e affrontare le sostanze potenzialmente pericolose.

Ricordiamo che le sostanze SVHC sono sostanze chimiche cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR), persistenti, bioaccumulabili e tossiche o molto persistenti e molto bioaccumulabili (PBT / vPvB) e sostanze chimiche che pongono un livello di preoccupazione equivalente, come ad esempio gli interferenti endocrini (ED).

La Candidate List ad oggi contiene 211 sostanze ed è stata aggiornata lo scorso 19 gennaio.

 

Grazie a questa Roadmap è stato anche possibile identificare nuove sostanze che destano preoccupazione. Le Autorità Competenti degli Stati Membri UE ed ECHA hanno eseguito infatti per oltre 220 sostanze registrate la procedura RMOA (Risk Management Option Analysis), individuando necessità di ulteriori azioni normative per circa l’80% di tali sostanze. Per ulteriori azioni normative possiamo intendere la richiesta di maggiori informazioni ai dichiaranti, oppure azioni quali l’introduzione di nuove restrizioni, l’inclusione delle sostanze in regime di autorizzazione, o provvedimenti diversi con ricadute su altre legislazioni.

ECHA e gli Stati Membri dell’UE hanno anche iniziato a concentrarsi su gruppi di sostanze chimicamente simili nel quadro della Roadmap SVHC, in modo da eliminare progressivamente l’utilizzo di queste sostanze ed evitarne la sostituzione con alternative chimicamente molto simili (e dunque verosimilmente presentanti le stesse problematiche).

Il prossimo obbiettivo di ECHA è fissato per il 2027, anno entro cui l’Agenzia punta a verificare e sottoporre a screening tutte le sostanze registrate ai sensi del Reg. REACH.


Fonte: ECHA (1 e 2)

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