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Sicurezza prodotto

Domande e risposte sulla proposta di restrizione della microplastica intenzionalmente aggiunta

ECHA ha pubblicato un documento per chiarire gli aspetti della proposta di restrizione sulle microplastiche aggiunte intenzionalmente

Il 10 luglio 2019 l'Agenzia Europea della Chimica (ECHA) ha pubblicato un documento per chiarire alcuni aspetti della proposta di restrizione sulle microplastiche intenzionalmente aggiunte.

Il documento è stato sviluppato per fornire assistenza a coloro che hanno inviato delle domande alla consultazione pubblica sulla proposta di restrizione, che ricordiamo esser stata aperta il 20 marzo 2019 e che si concluderà il prossimo 20 settembre 2019. In questo documento ECHA ribadisce alle parti interessate di continuare ad inviare documenti, dati analitici e studi relativi alla microplastiche, in modo da poter fornire il maggior numero di informazioni al fine del miglior sviluppo della proposta di restrizione.

Questo documento si basa sulle domande ricevute durante il primo periodo della consultazione pubblica, e potrebbe essere rivisto qualora ECHA dovesse ricevere ulteriori domande dalle parti interessate. Di conseguenza questo documento non ha lo scopo di diventare una linea guida per chiarire gli aspetti di applicabilità della proposta di restrizione, ma trova la sua finalità nel voler fornire alcuni chiarimenti sui punti salienti della proposta.

Sono state pubblicate molte domande nel documento sia di carattere generale (in merito al testo della restrizione), sia di carattere specifico (in merito a determinati settori di delle microplastiche).

Di seguito si sottolineano i punti del documento di carattere più generale e potenzialmente più utili per quelle aziende che utilizzano microplastiche nel loro sistema produttivo:

  1. viene ribadito che i criteri di biodegradabilità previsti dall’”Appendice X” della restrizione verranno stabiliti e definiti dal RAC (Risk Assessment Committee) nella seconda seduta plenaria prevista a settembre;
  2. è stato pubblicato un diagramma di flusso per aiutare le aziende a definire se la plastica prodotta o utilizzata rientri nella definizione di microplastica, prevista dalla restrizione;
  3. viene precisato che non esiste una gerarchia nei criteri di definizione di microplastica;
  4. sono stati suggeriti alcuni criteri per la misurazione delle particelle considerate microplastiche. Le dimensioni delle particelle possono essere misurate secondo vari standard ISO, CEN, ASTM, come ad esempio l’ISO/TS 27687: 2008 (ISO, 2008) e ISO 14644-6:2007 (ISO, 2007). Le stesse tecniche utilizzate per la caratterizzazione dei nanomateriali potrebbero essere utili per particelle molto piccole come quelle coinvolte nelle microplastiche, ad esempio lo scattering dinamico della luce (DLS) o il frazionamento del flusso di campo (FFF). ECHA ricorda che in relazione ai criteri di dimensione delle particelle, è necessario prendere in considerazione una distribuzione delle dimensioni delle particelle. In un dato campione di prova, infatti, la dimensione delle particelle misurata avrà una distribuzione e potrebbero essere presenti particelle con dimensioni sia sopra che sotto la dimensione prevista per una microplastica. La distribuzione del peso piuttosto che la distribuzione numerica è il parametro chiave da misurare per la definizione delle particelle microplastiche, di conseguenza per valutare la distribuzione risulta fondamentale avere un valore medio ottenuto da diversi lotti e analizzati in un ampio arco temporale;
  5. vengono delineati gli obblighi per i produttori, gli importatori e gli utilizzatori a valle nel momento in cui avvenisse un’immissione sul mercato di una sostanza o miscela contenente una microplastica. In particolare vengono definiti i punti fondamentali per aiutare le azienda a valutare se possano avvalersi di alcune deroghe previste della restrizione;
  6. vengono fornite alcune istruzioni per trasmettere le informazioni relative alle microplastiche lungo tutta la catena di approvvigionamento. Ad esempio ECHA suggerisce di inserire le informazioni relative al prodotto contenente microplastica all’interno della scheda di sicurezza (SDS) o scheda informativa (SIS) e di non utilizzare particolare disposizioni direttamente in etichetta.

ECHA ha invitato a tutti coloro che avessero ulteriori dati, domande o commenti ad inviarli entro il 30 settembre, in quanto costituiscono informazioni utili per il miglior sviluppo della restrizione.

Consigliamo pertanto di monitorare lo status normativo della restrizione per valutare lo sviluppo di possibili nuovi obblighi e scadenze, ed essere quindi preparati alle ripercussioni che inevitabilmente tale restrizione porterà con sé per molti settori industriali.

Fonte: ECHA

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